11 Ottobre 2007

Ma l“`emergenza munnizza“ è un codice rosso?

Ma l“`emergenza munnizza“ è un codice rosso? L`Amministrazione della Provincia ha inviato ieri sera un comunicato per chiarire i punti relativi alle multe. Visto che si tratta di una nota che annuncia diversi provvedimenti, ma senza certezze sui termini, la riportiamo nella sia stesura integrale: “Sulla vicenda relativa all`attività di controllo effettuata in diversi tratti stradali dalla Polizia provinciale, l`Amministrazione della Provincia interviene per chiarire, ancora una volta e definitivamente, di non avere mai perseguito intenti persecutori o, in alcun modo, diretti a colpire indiscriminatamente il cittadino automobilista al mero e strumentale fine di battere a cassa. L` intendimento è stato sempre quello, unico e prioritario, di garantire la sicurezza dei cittadini, utilizzando gli strumenti di rilevazione della velocità, cosiddetti autovelox, quale deterrente per evitare e contrastare il gravissimo e ben noto fenomeno degli incidenti che numerosi, negli ultimi tempi, hanno tristemente insanguinato le strade del nostro territorio. L`Amministrazione ha dovuto tuttavia rilevare che a questa intenzione e al preciso inequivocabile indirizzo proveniente in tal senso dai vertici provinciali, non è seguito in taluni casi un altrettanto chiaro messaggio di prevenzione da parte degli operatori di polizia, che pur hanno operato nella meritoria attività di contrasto dei comportamenti illegali sulla strada e nella doverosa rilevazione delle infrazioni commesse. D`altra parte, le numerose segnalazioni e prese di posizione sull`argomento, talora supportate da valide controdeduzioni, che continuano a pervenire dal Consiglio provinciale, da semplici cittadini e da associazioni di categoria e dei consumatori, segnatamente da ultimo da parte del Codacons, stanno dando luogo ad un doveroso approfondimento ed a un attento monitoraggio in sede tecnico-amministrativa da parte dell`Amministrazione provinciale. Questa, infatti, intende mettere fine ad ogni ulteriore ragione di polemica e/o di contenzioso e vuole, in ogni caso, evitare che eventuali eccessi di zelo da parte di singoli operatori o talune irregolarità riscontrate nell`ambito dell`attività di controllo determinino, alla fine, soltanto ricadute negative sui cittadini, vanificando ogni concreto effetto deterrente sul versante prioritario della prevenzione e della sicurezza stradale. A seguito dei primi accertamenti e delle verifiche condotte in sede tecnico-amministrativa dagli uffici della Provincia, questa rende, pertanto, noto quanto segue: “Gli strumenti di rilevazione elettronica della velocità ( autovelox ) continuano a permanere esclusivamente sulla SS 417 Catania-Gela, tenuto conto che su tale asse viario si reputa indispensabile e non derogabile il mantenimento degli standard di sicurezza stradale perseguiti e raggiunti in esito ai controlli sino ad oggi effettuati dalla Provincia Regionale. Conseguentemente, nella restante viabilità provinciale, pur assicurando le necessarie e opportune attività di presidio e di pattugliamento demandate alla polizia provinciale, è stata immediatamente sospesa ogni attività di controllo a mezzo di sistemi velomax. Per quanto concerne l`attività di controllo riguardante il cosiddetto Viale Mediterraneo ( A/18 DIR) che congiunge il casello di S.Gregorio al centro città, preme precisare che, sulla base di specifico chiarimento pervenuto dalla Prefettura di Catania, lo stesso deve essere considerato “tratta autostradale“ ad ogni effetto, sulla quale gli interventi sono di esclusiva competenza della Polizia Stradale. L`Amministrazione provinciale ritiene che il chiarimento pervenuto abbia carattere risolutivo delle contestazioni effettuate su tale asse viario e sta concretamente valutando di avviarne la procedura di revoca. Per quanto concerne il cosiddetto “Asse dei servizi“ si sta procedendo ad una riconsiderazione complessiva dei limiti di velocità ivi apposti sin dall`anno 2001, verificandone nei diversi tratti la stessa validità formale e la concreta rispondenza a sostanziali obiettivi di sicurezza della circolazione. Per l`effetto, l`Amministrazione intende riconsiderare le velocità rilevate e/o riscontrate con apparecchiature velomax nei diversi tratti dell`Asse dei servizi alla luce degli ordinari limiti di velocità applicabili in base alla tipologia e alla classificazione stradale dell`asse viario di che trattasi (80 e/o 90 Km/h a seconda dei casi)“. la nota della Provincia non ha però convinto del tutto la Confconsumatori che l`ha definita “una marcia del gambero“. “La Provincia fa marcia indietro, ma non ci soddisfano i chiarimenti sulle multe elevate sull`asse dei servizi“.

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