M5S. Esposto Codacons. Tra il 2013 e il 2014 ha incassato 13,4 mln di euro
-
fonte:
- Agenpress
Agenpress – Un esposto all’Antitrust per pubblicità ingannevole contro il Movimento Cinque Stelle e il sito di Beppe Grillo. E’ stato presentato dal Codacons, che punta il dito sulla questione dei finanziamenti pubblici ai partiti.
Sul sito www.beppegrillo.it è riportata la dicitura “Non riceve alcun finanziamento pubblico” – spiega l’associazione nell’esposto – Il testo è chiaro e significativo di modo che ogni cittadino recepisca inequivocabilmente che il M5S non prende, a qualsiasi titolo, “soldi pubblici”. Se il “no” dei grillini riguarda i cosiddetti “rimborsi elettorali”, ben diverso è l’atteggiamento nei confronti degli altri contributi, sempre pubblici, che il gruppo M5s, come tutti gli altri partiti, percepisce alla Camera ed al Senato per il proprio funzionamento – da non confondere con il finanziamento pubblico ai partiti politici la cui concreta cessazione, così come impostato dalla l.96/2012, avverrà solo nel 2017.
Dall’ultimo dossier di Openpolis dal titolo “Paga pantalone” – che analizza il contributo che le varie forze che siedono in Parlamento ricevono per le loro attività istituzionali e il loro funzionamento – emerge come, fra Camera e Senato, il Movimento 5 stelle abbia percepito tra il 2013 e il 2014 ben 13,4 milioni di euro per il funzionamento del partito in Parlamento.
Se questa è la realtà dei fatti è evidente che la frase riportata sul sito del M5S “Non riceve alcun finanziamento pubblico” conterrebbe un messaggio falso ed ingannevole verso tutti i cittadini. Per tale motivo il Codacons ha chiesto all’Antitrust di verificare se la frase in oggetto possa contenere un messaggio falso ed ingannevole ed in caso affermativo procedere adottando tutti i provvedimenti ritenuti opportuni. Al tempo stesso l’associazione ha diffidato il Movimento ad intervenire tempestivamente eliminando dal proprio sito la frase “Non riceve alcun finanziamento pubblico”.
“Riconosciamo l’ottimo lavoro svolto dal Movimento 5 Stelle nel dire no ai rimborsi elettorali e la trasparenza nei confronti della collettività che finora i grillini hanno saputo garantire – spiega il presidente Carlo Rienzi, candidato a sindaco di Roma – Proprio per questo li abbiamo invitati a rimuovere la frase a nostro avviso dubbia e abbiamo chiesto all’Antitrust di fare chiarezza”.
-
Sezioni:
- Rassegna Stampa
-
Aree Tematiche:
- PUBBLICITA' INGANNEVOLE