2 Gennaio 2008

Luce e gas, treni e autostrade: scattano i rincari

ROMA Luce e gas. Ma anche treni e autostrade. Sono scattati ieri i primi rincari del 2008 che, secondo alcune stime delle associazioni dei consumatori, peseranno per 300 euro in più sul bilancio familiare. Una cifra che nel complesso, nel corso dell`anno, è destinata a peggiorare ulteriormente, come confermano le associazioni di tutela, visto che la spesa delle famiglie italiane salirà complessivamente fra i 1.000 e i 1.700 euro, spinta anche da alimentari, benzina e servizi primari di vario genere. A partire da elettricità e metano che, complice l`impennata delle quotazioni petrolifere, costeranno quasi un 4% in più: l`Autorità per l`Energia ha infatti fissato in un +3,8% e un +3,4% la quota degli aumenti di luce e gas nel primo trimestre. Incrementi che graveranno sul bilancio familiare, facendole aumentare di circa 48 euro in un anno. Rincari più salati per i treni: da ieri i prezzi dei biglietti di Eurostar e Alta Velocità sono saliti del 15%, ma chi li acquista on line potrà godere di uno sconto pari al 5%. Non andrà meglio a chi sceglierà di muoversi in auto: dal primo di gennaio, infatti, i pedaggi autostradali sono diventati più salati, con aumenti fino a un massimo del 3,61%. Secondo Adusbef e Federconsumatori la spesa 2008 per le famiglie italiane – come detto – aumenterà di 1.700 euro. Mentre il Codacons ritiene che la cifra lieviterà di poco più di mille euro. A pesare di più sul bilancio familiare saranno i rincari degli alimentari, la benzina e i mutui a tasso variabile, contratti da oltre tre milioni e duecentomila famiglie. Tutte e tre le associazioni chiedono al governo di intervenire contro il caro-vita. “Appare chiaro come un intervento del governo per salvaguardare i bilanci familiari non sia più differibile“, sostiene il presidente del Codacons Carlo Rienzi. “Dopo il consuntivo 2007“, affermano invece Adusbef e Federconsumatori, “che registra una caduta del potere di acquisto di circa mille euro per le famiglie italiane e con una previsione di un ulteriore aumento dei prezzi di circa 1.500 euro comprensivo dell`aumento sulle rate dei mutui variabili è indilazionabile intervenire su vari fronti da parte del governo per modificare profondamente una situazione molto grave“.

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