10 Febbraio 2008

Luce e gas, scatteranno rincari fino al 3,9%

Consumi Pesa ancora l`effetto del caro petrolio: le famiglie stimano un aggravio di 52 euro.
La decisione sulle tariffe spetta all`Authority
Luce e gas, scatteranno rincari fino al 3,9%
Le stime del Rie: da aprile l`elettricità aumenta del 3%, ritocco più forte per il metano
Angeletti (Uil): l`ultima stangata è stata causata da chi in questi anni si è opposto ai gassificatori

Non c`è tregua sul fronte del caro-bollette. Secondo le stime del Rie (Ricerche industriali ed energetiche) dal prossimo aprile le tariffe per la luce e il gas dovrebbero aumentare rispettivamente del 3% e del 3,9% causando un aggravio, riferito ad una famiglia media, di circa 52 euro all`anno. La causa numero uno è ovviamente il prezzo del petrolio che continua a viaggiare a livelli oltre i 90 dollari il barile. Se le stime del Rie verranno confermate dall`Authority per l`energia, si tratta del secondo aumento tariffario consistente del 2008: dal primo di gennaio, infatti, era già stato deciso un rincaro del 3,8% per l`elettricità e del 3,4% del gas con un appesantimento per il budget familiare di altri 48 euro l`anno. Secondo le associazioni Adusbef e Federconsumatori gli aumenti sono destinati ad avere un impatto ancora più pesante: loro parlano di 230 euro l`anno per famiglia e accennano a una “situazione insostenibile “. Per venire incontro ai redditi più bassi, le associazioni propongono di “accelerare l`introduzione di agevolazioni pari al 20% destinate alle famiglie meno abbienti“. La prospettiva di nuovi rincari, a fronte di una contrazione dell`economia e con le elezioni alle porte, è fonte di polemica. Il segretario generale della Uil Luigi Angeletti se la prende con i verdi e la sinistra ambientalista in genere commentando, non senza sarcasmo, come “la stangata in arrivo sia un regalo di tutti coloro che in questi anni si sono opposti alla costruzione dei rigassificatori “. La Cgil invece mostra preoccupazione per la questione salariale che ora sta diventando sempre più un`emergenza mentre la crisi politica fa rimandare ogni decisione. Marigia Maulucci, segretario confederale, ricorda che gli aumenti tariffari annunciati “andranno a colpire i redditi medio-bassi “ rendendo sempre più urgente un intervento del governo per sostenere la difesa del potere d`acquisto. Il Codacons la butta in politica: “Se i partiti vogliono il voto dei consumatori – nota il presidente Carlo Rienzi – devono affrontare concretamente l`emergenza prezzi “. Secondo Rienzi, poi, è necessario dichiarare “guerra alle speculazioni sull`energia e sui carburanti, speculazioni che determinano effetti negativi non solo sulle bollette di luce e gas, ma sui prezzi e sulle tariffe di tutti i settori“. L`occasione per porre fine alle rendite e alla mancanza di concorrenza (nei giorni scorsi la Coldiretti ha denunciato rincari sino al duemila per centro dal produttore al consumatore solo nel settore della carne) sono le prossime elezioni. “Le ragioni del consumatori devono essere al centro dei programmi dei vari partiti – avverte il presidente del Codacons – daremo il nostro voto solo a chi si impegna davvero per salvare le famiglie dalla bancarotta“. Sempre la Coldiretti, in uno studio fatto su un campione di 4600 studenti, lancia il tema della scarsa educazione dei giovani sul fronte energetico ed alimentare: “Solo la metà del campione spegne la luce quando esce dalla stanza, e il 40% dichiara di non controllare la provenienza dei prodotti alimentari “. Roberto Bagnoli Bonanni “Il governo, anche se dimissionario, dovrebbe intervenire per cercare di sterilizzare questi aumenti“. Il Codacons “Bisogna dichiarare guerra alle speculazioni che determinano effetti negativi in tutti i settori“ Il presidente Alessandro Ortis, presidente dell`Authority per l`Energia.

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