Luce e gas: per le famiglie aumenti fino a 1.227 euro
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fonte:
- Messaggero Veneto
La grana bollette sta diventando sempre più ingombrante. La corsa sfrenata del prezzo di energia elettrica e gas naturale subirà l’ennesima impennata con l’anno nuovo. A gennaio 2022 il costo del gas previsto sarà di 1,40 euro al metro cubo (era di 35, 40 centesimi a inizio 2021), mentre quello dell’energia potrebbe arrivare fino a 300 euro per megawatt/ora, quando nel recente passato oscillava tra i 40 e i 50 euro per megawatt/ora. E così, senza importanti interventi calmieratori da parte del governo, le tasche dei cittadini subiranno un vero salasso: altri 1.227 euro in più l’anno, 100 euro aggiuntivi al mese per le bollette delle utenze domestiche. Per non parlare delle aziende, soprattutto le medio-piccole, che rischiano di dover accantonare ingenti risorse per far fronte al caro prezzi e, di conseguenza, di scaricare sul prodotto realizzato e sul consumatore finale i rincari. Insomma una situazione molto delicata, che il governo Draghi dovrà affrontare quanto prima. IL BOOM DEI COSTI Se lo stato non interviene per calmierare,al primo gennaio la bolletta del gas in Italia avrà un balzo del 50% in più, quella dell’elettricità almeno del 17%, forse del 25%. E nel 2022 una famiglia tipo potrebbe arrivare a spendere 1.227 euro in più per gas e luce. Sono i conti che fanno gli esperti di Nomisma e di Consumerismo per un’ipotesi che viene considerata realistica dall’economista Carlo Cottarelli mentre il governo cerca di trovare nuove risorse in legge di Bilancio per attenuare la stangata sulle bollette a gennaio. «Il governo – afferma Cottarelli – ha messo 3,5 miliardi per un trimestre, ma vuol dire andare a una velocità annuale di 14 miliardi mentre ora ce ne sono due o poco più. Ci sarà un aumento se il governo non decide di avere lo stesso livello di sussidi». Salvini chiede di tagliare subito le imposte su luce e gas, e Legambiente spiega che con le rinnovabili e l’efficienza energetica si potrebbero risparmiare 1 miliardo di euro da qui al 2030 e ridurre del 50% la spesa energetica degli edifici. Davide Tabarelli, presidente di Nomisma Energia, spiega che «nel trimestre ottobre-dicembre 21, la tariffa del gas, fissata da Arera sulla base dei prezzi internazionali, è 0,95 euro al metro cubo. Ma dato l’andamento dei mercati, senza un intervento dello stato per calmierare, nel trimestre gennaio-marzo 2022 si arriverà a 1,40 euro», circa il 50% in più. L’aumento del prezzo globale del gas fa salire anche quello dell’elettricitàelettricità, prodotta in gran parte col metano. «Oggi sui mercati internazionali l’elettricità si paga da 250 euro al megawattora a quasi 300 – spiega ancora Tabarelli -. In passato ci sembrava tanto quando costava 40-50 euro». CONSUMATORI PREOCCUPATI L’associazione di consumatori Consumerismo, di cui l’avvocato udinese Barbara Puschiasis è responsabile nazionale per la “consumer protection”, calcola che nel 2022 gli aumenti potrebbero portare la spesa della famiglia tipo per le bollette di luce e gas a 3.368 euro all’anno. Un incremento di 1.227 euro rispetto alla spesa sostenuta nel 2021, che era già elevata rispetto agli anni precedenti. L’associazione ritiene che il governo dovrebbe trovare almeno 10 miliardi per evitare la stangata sulle famiglie. Sulla stessa cifra concorda anche il Codacons. «Un anno fa – dice Puschiasis – il prezzo del gas definito Pfor Q1 (l’indice con cui si forma il prezzo), era di 17 euro a Mwh, oggi siamo a 84 euro: un rincaro elevatissimo, senza motivi obiettivi o di mercato.E per una volta è corretto segnalarlo, anche chi vende energia e gas al dettaglio sta pagando duramente, decine di reseller non supereranno l’inverno. Sono circa 4.000 i lavoratori coinvolti, senza contare tutte le imprese che per il costo dell’energia dovranno fermare la produzione. Dalle rilevazioni di Consumerismo, non c’è niente di giustificato dietro a tutto questo. Si tratta unicamente di speculazione dei trader internazionali. Chiediamo con forza che il Governo e la comunità internazionale, punisca chi specula aprendo anche un’inchiesta ad hoc. Poche decine di speculatori stanno facendo pagare il conto a milioni di persone. Inoltre chiediamo un intervento importante dell’Arera. Bisogna intervenire subito attivando i controlli e incentivando la transizione energetica, con l’obiettivo di riportare buona parte della produzione nel territorio nazionale».
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