“Luce e gas giù da aprile”. Consumatori scettici
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fonte:
- L`Eco di Bergamo
ROMA Bollette di gas e luce più leggere dal primo aprile, con un risparmio per le famiglie di 122 euro l’anno. A prevederlo è l’istituto di ricerca Rie (Ricerche industriali ed energetiche), anticipando di qualche giorno l’imminente decisione dell’Autorità per l’energia. I consumatori del Codacons, però, sono molto scettici. In ogni caso, l’azione dell’organismo di controllo sul fronte dei prezzi va oltre, proponendo nuove misure per far dimagrire i colossi dell’energia, Eni ed Enel in primis, ma anche Eon ed Edipower, sui mercati all’ingrosso di gas ed elettricità, favorendo così la concorrenza. Rie: tariffe giù ad aprile A decidere sarà come sempre l’Autorità, ma la stima del Rie (ancora più favorevole rispetto a quella di tre settimane fa formulata dal Ref, Ricerche e consulenze per l’economia e la finanza) parla di una forte flessione degli importi delle bollette. Secondo l’istituto di ricerca, il metano dovrebbe segnare un ribasso dell’8% e l’elettricità una flessione del 7%, pari a un risparmio totale annuo di 122 euro. In particolare, per quanto riguarda il gas, il risparmio per una famiglia dai consumi medi di 1.400 metri cubi l’anno dovrebbe essere di 90 euro l’anno; per l’elettricità, per un consumo di 2.700 kilowatt l’anno, il risparmio sarebbe di 32 euro. Secondo l’istituto, altre buone notizie dovrebbero poi arrivare a luglio, con una «probabile, ulteriore, diminuzione che attualmente non si può però quantificare, mentre è impossibile fare previsioni per l’ultimo trimestre dell’anno». Codacons: non ci crediamo «Le previsione del Rie – afferma il presidente Codacons Carlo Rienzi – sono troppo ottimistiche. Non crediamo che ad aprile le bollette di luce e gas possano scendere del 7-8%. La loro riduzione sarà più contenuta. In ogni caso auspichiamo, in questo periodo di grave crisi economica, un calo complessivo delle tariffe energetiche di almeno il 20%, per evitare che le famiglie massacrate dalla crisi reagiscano riducendo i consumi». «L’Eni faccia un passo indietro» Il mercato all’ingrosso del gas è caratterizzato da un «esiguo grado di concorrenzialità», pertanto sarebbe utile «prevedere, per l’operatore dominante (l’Eni, ndr), l’obbligo di offrire annualmente in vendita, a condizioni fissate dall’Autorità, quantità di gas sufficienti a far sì che gli esiti di mercato attesi siano concorrenziali». L’Autorità per l’energia lo mette nero su bianco in un documento messo a punto per rispondere agli obblighi derivanti dal decreto anticrisi varato dal governo nel novembre scorso. Un decreto che imponeva all’organismo di controllo di formulare una serie di proposte per assicurare che le famiglie fruiscano dei vantaggi derivanti dalla diminuzione dei prezzi dei prodotti petroliferi. Sempre a giudizio dell’Autorità, gli obblighi di offerta dovrebbero essere previsti «attraverso procedure concorsuali da tenersi al più presto, auspicabilmente entro aprile 2009». «Elettricità, i big cedano quote» Le misure proposte dall’Autorità riguardano anche il mercato all’ingrosso dell’elettricità, in particolare in Sicilia e Sardegna, dove si ritiene opportuno che Enel, Eon ed Edipower cedano «la disponibilità di un ammontare della propria capacità produttiva tramite un prodotto denominato «Virtual power plant». Si tratta di un criterio che tiene conto dell’effettiva misura del potere di mercato unilaterale detenuta dal soggetto a cui è imposto l’obbligo di cessione di quote produttive». In Sicilia, Enel dovrebbe cedere capacità pari a 840 megawatt e in Sardegna altri 450. Edipower, sempre in Sicilia, dovrebbe snellirsi di 700 megawatt e infine Eon, in Sardegna, di 350. L’obiettivo, ancora una volta, è quello di «conseguire un livello accettabile di concorrenza».
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