10 Gennaio 2021

Lucca, balli in piazza senza maschere E a Livorno aperitivo iper affollato

 

Una vera e propria festa di piazza non autorizzata, con tanto di casse per «sparare» musica a tutto volume e far ballare i ragazzi presenti, circa 200, molti dei quali senza mascherina. Senza rispetto delle distanze di sicurezza e delle normative anti assembramento per prevenire la diffusione del Covid. È quanto accaduto venerdì sera nell’area di Porta dei Borghi, nel centro storico di Lucca: quasi 2 ore di follia — dalle 19,30 alle 21,15 circa — prima che le forze dell’ordine riuscissero a disperdere la folla. Un lasso di tempo immortalato da decine di video poi rimbalzati sui social, facendo diventare ben presto la serata un vero e proprio caso nazionale condito da feroci polemiche. carabinieri hanno individuato e denunciato il giovane che ha portato la cassa sul posto, invitando la gente a ballare: non è lucchese, ma proviene dalla provincia di Pistoia. Il sindaco Alessandro Tambellini ha stigmatizzato l’accaduto parlando di «comportamento inqualificabile», di «stupidità in abbondanza» e di «tristezza e de- di fronte ad alcune persone che, incapaci di essere consapevoli delle proprie azioni, necessitano di un’autorità superiore che le guidi nei comportamenti. Una sconfitta per l’intelligenza e il buonsenso». Nella piazzetta dove si è scatenata la bolgia si trovano 3 locali da aperitivo, che però al momento in cui la festa ha avuto inizio avevano già chiuso la somministrazione ai tavoli che le normative vigente consentono solo fino alle 18. Già venerdì i loro gestori si sono dissociati, per poi rivivere ieri quei lunghi e complicati minuti trascorsi nell’attesa dell’arrivo delle forze dell’ordine che loro stessi hanno chiamato. «Una situazione così — raccontano questi imprenditori — non ci era mai capitata. Quando finalmente la folla è stata dispersa siamo usciti dai nostri locali e abbiamo iniziato a ripulire la piazza da tutti i rifiuti lasciati a terra. Abbiamo trovato bottiglie di birra familiari, cartoni di vino e molto altro che non si trova in vendita nei nostri locali. Questi ragazzi si sono portati le bevande da casa e ciò dimostra che ci fosse una regia organizzativa ben precisa. Da parte nostra c’è tanta amarezza — continuano i gestori dei locali — In un momento in cui tutti i cittadini compiono sacrifici, gesti come questo rischiano di vanificare tutto. Abbiamo provato a fare quanto era in nostro potere, ma la situazione è stata davvero a lungo fuori controllo». mportamento, quello dei gestori dei locali, difeso con forza da Confcommercio ed elogiato dallo stesso Tambellini. Il Codacons annuncia invece un esposto alla Procura della Repubblica contro chi era in strada, per aver messo tutti a rischio di contagio Covid. Tante polemiche anche a Livorno, dove nel tratto tra via Marradi, via Cambini e via Roma fra le 18 e le 22 di venerdì sono state viste mascherine abbassate, assembramenti, bottiglie per terra, bicchieri lasciati sui tettini delle auto e il retro dell’ex cinema Metropolitan usato come bagno a cielo aperto. Furioso il sindaco Luca Salvetti: «Da stasera (ieri per chi legge, ndr) proveremo a gestire l’afflusso e a non far stazionare le persone, ma se la situazione non cambia dovrà essere risolta in un altro modo. E cioè, come mi è stato ripetuto da Questura e Prefettura, con la chiusura della zona, colpendo anche altre realtà commerciali che lavorano in maniera tranquilla». Parole di dura condanna sugli episodi di Lucca e Livorno sono arrivate da Francesco Menichetti, primario dell’Azienda ospedaliero universitaria pisana, e dal presidente del Consiglio regionale Antonio Mazzeo. la gioventù che si è assembrata a Lucca e a Livorno quale obiettivo ha raggiunto? Il benessere e la felicità personale? Pensano che la salute e la vita (degli altri ovviamente) non vale nulla?», ha scritto l’infettivologo pisano sui social. Simone Dinelli

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