Lotteria degli scontrini falsa partenza per tanti E c’è chi la boicotta
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fonte:
- il Tirreno
La lotteria degli scontrini è finalmente iniziata, 3,1 milioni di cittadini hanno scaricato dal web i codici per poter partecipare, ma ancora molti negozianti non sono pronti e qualcuno (vedi foto) la boicotta. Dopo quattro anni di rinvii, da questa settimana si può ottenere un biglietto virtuale per ogni euro di spesa pagato senza contanti con premi per clienti, fino a 5 milioni di euro, vincite anche per i negozianti. Dal mercato rionale alle caffetterie del centro, molte attività però non sono preparate, una su tre secondo le stime di Confesercenti. «Era oggi?» si stupisce la cassiera di una grande pasticceria di Roma. «È venuto uno con il telefonino, voleva fare questa lotteria, ma gli ho detto che mica era partita», racconta il titolare di un banco di gastronomia. «Le dico che è impossibile – aggiunge – che fosse oggi, perché ho chiesto l’aggiornamento del registratore di cassa e ancora non sono venuti». È uno dei problemi se- dalle associazioni del commercio: non c’è stato tempo di adeguare le casse, un’operazione che ha un costo medio di 300 euro. Si tratta di soldi che tanti negozianti, in piena pandemia, non hanno. «Adesso proprio non me lo posso permettere», confida un fornaio. «Ancora non siamo preparati, come quasi tutti», gli fa eco la proprietaria di un piccolo negozio di abbigliamento. Nel suo isolato, si contano quattro saracinesche di negozi chiusi per sempre. Il primo giorno della lotteria, la presidente della Federazione italiana dettaglianti dell’alimentazione Fida Confcommercio, Donatella Prampolini dice che «è andata meno- del previsto, non c’è stata la ressa che ci si aspettava o problematiche tecniche, se non alcuni conflitti tra i programmi». Mentre il presidente vicario della Federazione dei pubblici esercizi Fipe, Aldo Cursano, segnala casi di persone che, «prima ancora di ordinare un caffè, chiedono se possono partecipare o meno alla lotteria e in caso di risposta negativa, cambiano locale». «Si sarebbe potuto evitare se i commercianti si fossero adeguati per tempo», gli risponde il presidente dell’Unione nazionale consumatori, Massimiliano Dona. Altre preoccupazioni vengono espresse dalle comunità montane. «Senza rete internet adeguata non si potranno trasmettere i dati», osserva il presidente dell’Uncem Marco Bussone. Anche il Codacons condivide i timori di una possibile discriminazione nell’accesso alla lotteria per i cittadini delle zone isolate. Su una dozzina di attività che abbiamo sentito a Roma, anche tra catene e franchising, solo due si sono già cimentate nei primi biglietti della lotteria: un supermercato e un grande magazzino. «Noi facciamo sempre scontrini in questi negozi – dice una cassiera di quest’ultimo – penso che la lotteria possa servire a farli fare anche agli altri». È un di- che proprio non va giù al segretario generale di Confesercenti, Mauro Bussoni. «Chi non è pronto oggi rischia di passare anche per evasore fiscale e direi proprio che non è il caso», dichiara Bussoni che definisce una forzatura l’avvio in questi tempi. Il direttore generale dell’Agenzia delle dogane, Marcello Minenna, risponde alle critiche dicendo che «se si aspetta l’ultima messa a punto per partire, non si parte mai in Italia. È un progetto di grande modernità che ha il vantaggio anche di portare il fisco in una direzione più vicina a operatori e cittadini, mi verrebbe da dire quasi giocosa».
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