Lorenzin: decreto pronto Eil governo va in tilt
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- Il Manifesto
ADRIANA POLLICE II «Ho pronto un testo di legge che prevede l’ obbligatorietà delle vaccinazioni per l’ accesso alla scuola dell’ obbligo. L’ ho mandato oggi al presidente del consiglio, Paolo Gentiloni, e lo porterò domani (oggi, ndr) in consiglio dei ministri»: la ministra della Salute, Beatrice Lorenzin, comincia la giornata con un annuncio solenne. Lorenzin specifica che si tratta di un argomento su cui lavorare ancora: «Spero che ci sia un approfondimento con il ministero dell’ Istruzione, che ha il timore che venga leso il diritto all’ accesso alla scuola». Il Codacons minaccia ricorsi contro il provvedimento «in sede comunitaria, fino alla Corte Europea dei diritti dell’ uomo». Ma la carta bollata può attendere: «All’ esame del Consiglio dei ministri non è previsto alcun testo relativo ai vaccini» fa sapere Palazzo Chigi. Il premier non sarebbe stato informato dell’ iniziativa né il decreto è passato all’ esame del pre -consiglio. L’ irritazione al Miur è tanta visto che arriva anche la nota dal ministero: «L’ obbligo dei vaccini non deve andare contro il diritto all’ istruzione». Si tratta della posizione ufficiale della ministra Valeria Fedeli, espressa in un incontro con Lorenzin il 7 febbraio scorso: «I due diritti costituzionali, quello alla salute e quello all’ istruzione, devono essere entrambi garantiti». Lorenzin non può ritirare l’ annuncio ma neppure aprire un conflitto, così arriva la precisazione: «Ho inviato il testo a Palazzo Chigi per rispondere a un’ emergenza. Non ho mai detto che il provvedimento fosse all’ ordine del giorno ma che è mia intenzione aprire una discussione. Non c’ è nessun conflitto ma la massima collaborazione». Il danno è comunque fatto. A sostegno di Lorenzin nel pomeriggio si muovono i renziani: «Stop dal Cdm sui vaccini obbligatori? Mi auguro che si tratti solo di un disguido comunicativo. Sui vaccini il governo non deve mostrare incertezze, è bene che il decreto venga fatto prima possibile» firmato Michele Anzaldi, deputato Pd e capo della comunicazione di Renzi. Anzaldi è esplicito: «Tutti gli italiani sanno che il governo Gentiloni è in piena continuità con il governo Renzi sul valore della vaccinazione. Sanno quanto Renzi sia impegnato su questo tema». Tocca poi a Matteo Richetti: «Il Pd è pronto a sostenere il provvedimento». Il problema è che le truppe governative e quelle parlamentari, sempre pronte ad accon tentare il rieletto segretario, fanno gaffe continuamente. Proprio ieri Renzi ha riunito al Nazareno, per la prima volta, la cabina di regia sull’ attività di governo con la sottosegretaria Boschi, la ministra dei Rapporti con il Parlamento Finocchiaro, il ministro dell’ Agricoltura e vice segretario dem Martina e i capigruppo Rosato e Zanda. «Ragazzi, evitiamo casini anziché crearli» si era raccomandato Renzi. Il tema vaccini serve ad attaccare i 5S proprio quando potrebbero risalire nei sondaggi per il nuovo scontro su Banca Etruria. Ma ieri sono stati i grillini ad attaccare: «Il Pd sui vaccini è confuso». In serata si cerca di mettere una pezza. «Un passo falso inaccettabile» è il commento che viene fatto trapelare alla stampa dal Nazareno, «nel governo manca un coordinamento e l’ impressione è che ognuno fa quello che gli pare», la chiosa finale. Così anche questa diventa una buona occasione per tenere sulla graticola Gentiloni. Ma sul banco degli imputati finisce anche Lorenzin: secondo i renziani, «se Ap vuole fare campagna elettorale dal governo, è meglio che stia attenta». Più tardi «fonti» del governo negano conflitti tra ministri, aggiungendo tuttavia che il testo «ufficiale», annunciato per la prossima settimana, sarà «concertato tra i ministri competenti».
adriana pollice
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