L’ODISSEA DEL TRENO TARANTO-ROMA: IL CODACONS IN DIFESA DEI PASSEGGERI COINVOLTI!
I FATTI
I 430 chilometri che separano Roma da Taranto, in treno, sembrano molti di più. Quanto accaduto il 9 dicembre – dieci ore di viaggio, tre e mezzo di ritardo, inflitte ai passeggeri ormai stremati e rassegnati – rappresenta infatti solo l’ultimo episodio di una lunga serie: tra ritardi, malfunzionamenti, trasbordi e disagi vari, le cronache giornalistiche hanno ampiamente documentato la condizione degli utenti della linea. Eppure, finora, non sono bastate le doglianze della collettività, le segnalazioni dei passeggeri, e neanche le interrogazioni parlamentari al Senato per ottenere un intervento fattivo da parte di Ferrovie dello Sato S.p.A. e di Trenitalia S.p.A.
L’INIZIATIVA CODACONS
Il Codacons e l’Associazione Utenti Trasporto Aereo Marittimo e Ferroviario hanno richiesto l’intervento delle Procure delle Repubblica di Roma e Taranto, e contestualmente dichiarato la propria qualità di parte offesa, riservandosi di promuovere la costituzione di parte civile nel procedimento penale che eventualmente dovesse essere instaurato. Inoltre, hanno già indirizzato al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, all’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato e alle Regioni Lazio e Puglia apposita diffida, affinché adottino i provvedimenti per garantire il rimborso del biglietto e del danno subito dai passeggeri del treno Intercity 702 Taranto – Roma del 9.12.2015 da parte di Ferrovie dello Stato S.p.a. e Trenitalia S.p.a.
Se saranno confermati gli illeciti contestati, sarà inevitabile una azione risarcitoria. Per il momento l’Associazione presenterà, per tutti coloro che si iscriveranno cliccando qui, la nomina di persona offesa presso le Procure citate. L’iscrizione avviene tramite l’invio di un SMS al numero 4892892 con il testo 203 CODACONS TRENITALIA (al costo onnicomprensivo di € 2,03, di cui una parte destinata alla campagna sociale in favore dell’Associazione Mary Poppins www.assomarypoppins.it che si occupa dei bambini ricoverati nel reparto di oncologia del Policlinico Umberto I di Roma). Chi si iscriverà verrà informato sugli sviluppi della vicenda e su tutte le iniziative avviate da
parte dell’Associazione.
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