Lo Uttaro, gli ambientalisti divisi
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fonte:
- Corriere del Mezzogiorno
CASERTA – È un fiorire di sigle e di prese di posizioni attorno alla decisione dell’ Amministrazione comunale di realizzare un impianto di trattamento dei rifiuti umidi in località Lo Uttaro. Nelle ultime ore, soprattutto dopo il sopralluogo effettuato da Pio Del Gaudio (accompagnato dai colleghi di San Nicola e Maddaloni, Pasquale Delli Paoli e Antonio Cerreto), appare spaccato in due il fronte delle associazioni, ambientaliste e non, locali. Le prime ad intervenire erano state quattro sigle – Comitato Emergenza Rifiuti, LiberaMente, OsservAzione e Legambiente Caserta, che avevano chiesto al sindaco di spiegare quella che definivano una vera e propria «schizofrenia» dell’ amministrazione nei confronti di Lo Uttaro. Più recentemente invece, dieci associazioni hanno chiesto, in una petizione al sindaco, di «dotare la città, nell’ interesse di tutti, un impianto di ultima generazione non incompatibile con il policlinico e con la salute pubblica, da localizzare nell’ area Lo Uttaro, recuperando i resti dell’ ex mattatoio, in area industriale con ottimo collegamento viario a debita distanza dalle abitazioni». Tra le sigle, accanto al Codacons, ai comitati di San Clemente, Fare Ambiente e Terra Nostra, anche il Coasca di cui è presidente Anna Giordano, che al Corriere del Mezzogiorno ha spiegato: «Auspicheremmo che venga posizionato anche in una zona meno difficile di Lo Uttaro ma possiamo anche essere d’ accordo se tutte le prescrizioni e precauzioni che indichiamo nel documento vengono accolte». È proprio l’ ubicazione la prima preoccupazione di quanti stanno provando a contrastare l’ impianto. Contrario il Wwf Caserta che premettendo di non essere «pregiudizialmente contrario», ha mosso una serie di rilievi, ricordando come per quell’ area vi siano «ancora da portare a termine progetti di bonifica finanziati con 10 milioni di euro», e chiesto una maggiore partecipazione alle scelte: «Al di là di ogni valutazione tecnica, nell’ ambito di una società a democrazia partecipata, non si possono accettare pareri preconfezionati e in tempi ristretti, sa tanto di strumentale». Ieri poi il comitato rionale di via Acquaviva ha difeso invece la scelta di Lo Uttaro definendolo «una risorsa per Caserta e per i comuni limitrofi». Qualche perplessità, per ora non espressa chiaramente, sta invece montando nelle file dell’ Udc (in particolare tra il gruppo di amministratori casertani). Contrario il centrosinistra: il gruppo consiliare Pd ha già espresso parere negativo. Dalla Regione si sono espressi contro l’ impianto i consiglieri Lucia Esposito (Pd) e Edoardo Giordano (Idv); a sostegno della loro posizione, sono intervenuti anche da San Nicola il segretario cittadino del Pd Vito Marotta, e da San Marco Evangelista i consiglieri d’ opposizione Pd e Sel.
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