19 Luglio 2002

Lo «sciopero» del pieno



ROMA ? I prezzi della benzina sono scesi, ma non abbastanza rispetto all`apprezzamento dell`euro sul dollaro.
I consumatori, da settimane impegnati a contestare i mancati risparmi per gli automobilisti italiani, tornano in campo promuovendo una sorta di boicottaggio dei «pieni» per l`esodo estivo e chiedendo la restituzione di 1,5 miliardi di euro che – affermano – i petrolieri avrebbero incamerato in un anno non trasferendo al consumo i benefici del super-euro.
L`Intesa (Adoc, Adusbef, Codacons e Federconsumatori) assegna al presidente dei petrolieri De Vita «il premio Viso di Bronzo, per le dichiarazioni rese alla stampa nelle quali si attribuivano i mancati ribassi all`aumento delle imposte». Ma le compagnie petrolifere non tardano a replicare e, accusando le associazioni degli utenti di essere solo alla ricerca «di facile popolarità», parlano di «marchiani errori», e ricordano che il cambio incide solo su una parte del prezzo finale dei carburanti. Intanto, dagli ultimi dati del Ministero delle Attività produttive arriva una nuova conferma sul caro-pieno: la Penisola è al terzo posto della classifica di Eurolandia per quanto riguarda i prezzi della benzina verde ed è prima assoluta per quelli del gasolio. Ieri, intanto, l`Intesa dei consumatori ha invitato gli automobilisti a non fare benzina nelle stazioni di servizio Api e Tamoil e non fare il pieno di gasolio in quelle Fina:i marchi che «ben rappresentano» il caro carburante praticando prezzi più alti della media.

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