Lo sciopero dei forconi il 9 dicembre
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fonte:
- Giornalettismo.com
Parte stasera “Fermiamo l’ Italia” , la protesta dei Forconi – movimento populista neoreazionario che desta allarme per il rischio di infiltrazioni di destra e mafiose – con volantinaggi e presidi che, almeno in Sicilia , secondo le assicurazioni del leader locale Mariano Ferro , non dovrebbero sfociare in blocchi stradali per i quali, comunque, il Garante degli scioperi ha promesso sanzioni e il Viminale tolleranza zero. LO SCIOPERO DEI FORCONI IL 9 DICEMBRE – La giornata clou sarà però quella di domani. Tra poche ore, dunque, dalle ventidue – secondo le informazioni raccolte sul web dai siti dei promotori dell’ agitazione che potrebbe paralizzare l’ Italia – ci saranno manifestazioni a Udine a Piazzale Osoppo , Pordenone Statale inferiore, Zoppola Orcenico, Parma Svincolo Autostrada A1, Napoli Casello Napoli, Caserta, Mazara del Vallo, Santa Ninfa, Castelvetrano, a Ragusa in Piazza Libertà, a Genova in Piazza De Ferrari, a Milano in Mazzo di Rho e in Piazza San Magno. Le manifestazioni per la giornata di lunedì 9 dicembre saranno a Orbassano all’ interporto, ad Asti i presidi si terranno in Piazza Alfieri, Piazza Primo Maggio e Corso Savona, a Torino presidi e cortei da Porta Palazzo a Piazza Castello. I PRESIDI ORGANIZZATI – Saranno organizzati presidi anche a Vercelli, Lodi, Piacenza, Ferrara, Imperia, Bordighera, Reggio Emilia, Viareggio, Grosseto, Pesaro, Macerata, Teramo, Roma con presidio permanente in piazza dei Partigiani, Bari, Cerignola, Andria, Cosenza, Milazzo, Palermo in via Ernesto Basile e in Piazza Indipendenza, Alcamo, Castellamare del Golfo, Agrigento e Campobello di Licata, dove sono comparse scritte mafiose di supporto. Disagi potrebbero esserci anche agli snodi ferroviari, portuali e autostradali di Reggio Calabria e Messina. I PUNTI CALDI – Fuori dalla protesta è la Sardegna, dove il movimento dei pastori sardi prevede iniziative autonome. In tutto sono circa un centinaio i punti caldi attorno ai quali si dovrebbero radunare i Forconi e le piccole galassie di malcontento antigoverno e antieuropa che li affiancano, come quella di parte degli allevatori contrari alle quote latte e degli imprenditori del Life. Scuole aperte e servizi pubblici in funzione, domani a Torino, in occasione del cosiddetto sciopero dei forconi. Lo precisa una nota dell’ amministrazione comunale per smentire le “false informazioni” circolate nelle ultime ore sul web. “E’ certamente lecito promuovere manifestazioni – sottolinea il sindaco di Torino, Piero Fassino – ma questo non puo’ far venire meno il rispetto dei cittadini, la loro sicurezza e liberta’ quotidiana”. IL CODACONS E LE DENUNCE – Il Codacons affila le armi legali in vista delle proteste degli autotrasportatori nelle varie città d’ Italia. “Siamo pronti a denunciare penalmente i singoli camionisti e le loro associazioni in tutte le Procure della Repubblica nel caso in cui verranno attuati blocchi della circolazione o proteste in grado di arrecare danni agli utenti – spiega il Codacons – Le rivendicazioni della categoria non possono in nessun caso utilizzare i cittadini come ostaggio, violando le più basilari regole della società civile”.”Se questo avverrà – prosegue l’ associazione – il nostro ufficio legale è pronto sin da ora ad una raffica di denunce penali in tutta Italia contro gli autotrasportatori e le loro associazioni di categoria per blocco stradale, violenza privata e altri reati a danno della collettività”. LA SITUAZIONE A ROMA – “Domani puo’ succedere di tutto: se vengono bloccate le strade di accesso alla Capitale i rifornimenti delle derrate alimentari fresche potrebbero non arrivare nei negozi e nei mercati della Capitale”. Lo afferma il presidente dell’ Upvad e vicepresidente vicario di Confcommercio Roma Franco Gioacchini interpellato sui possibili effetti dello sciopero dei Forconi, anche se gli organizzatori per ora escludono blocchi stradali nella Capitale e nell’ Hinterland romano. “Parliamo dei prodotti alimentari freschi – spiega – dal formaggio alla frutta, dalla verdura fino alla carne e al pesce”. Il presidente dell’ Unione Provinciale Venditori al Dettaglio, che rappresenta i mercati rionali, aggiunge: “Noi aspetteremo normalmente gli approvvigionamenti, aprendo normalmente i nostri esercizi. Nella malaugurata ipotesi che non arrivino le derrate fresche ne dovremo fare a meno, e sara’ una giornata persa o quanto meno poco produttiva”.
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