30 Gennaio 2008

Lo scandalo gas arriva in comune

Lo scandalo gas arriva in comune
Il Pd: assessore e aem chiariscano

Associazioni dei consumatori pronte alla class action, centrosinistra all`attacco con richiesta di convocazione d`urgenza della Commissione bilancio, privatizzazioni e aziende partecipate. Lo scandalo bollette gonfiate, all`indomani dell`inchiesta pubblicata da Repubblica, minaccia di avere ripercussioni a cascata in sede politica e giudiziaria. Con almeno quattro associazioni pronte ad agitare lo spettro dell`azione collettiva. Per Adoc è possibile prevedere una richiesta di rimborso di 1500 euro per utente. “Siamo pronti a costituirci parte civile – commenta il presidente Carlo Pileri – nei prossimi giorni predisporremo i moduli sul sito“. Anche Codici si propone: “La class action è possibile – spiegano dal Centro per i Diritti del cittadino – le aziende distributrici hanno lucrato miliardi di euro a spese dei consumatori“. Il Codacons “dichiara guerra alle società del gas coinvolte nell`indagine“ e invita gli utenti interessati alla class action a contattarli all`indirizzo di posta codacons. Milanolibero. it. Pronti pure al Movimento Consumatori, che riceve adesioni all`indirizzo infoassoconsumatorimilano. it. “A Milano i potenziali ricorrenti – spiega il presidente Sandro Miano – sono 150mila. Tanti? Per Parmalat hanno chiesto il risarcimento in 400mila. Credo che una soluzione sarebbe uno sconto del 25% sul gas per il prossimo anno a chi è stato danneggiato, o una transazione erga omnes per gli ultimi dieci anni“. Infine l`Adiconsum chiede una “verifica della taratura di tutti i contatori del gas installati prima del 1998, il rimborso degli importi indebitamente addebitati ed eventuali sanzioni amministrative alle società coinvolte“. Fronte compatto e opposizione a Palazzo Marino in subbuglio. “Se le notizie apparse sulla stampa corrispondessero al vero – considera Aldo Ugliano del Pd – si incrinerebbe un rapporto di fiducia tra utenti ed aziende erogatrici, e in tempi come questi ciò non contribuisce alla credibilità delle istituzioni. Sarebbe opportuno che la competente commissione consiliare fosse riunita con urgenza, alla presenza dell`assessore Simini, per far conoscere gli orientamenti dell`amministrazione comunale“. Rincara la dose il capogruppo Marilena Adamo: “Urge una presa di posizione di Simini e Zuccoli. Se il fatto è vero, è gravissimo. Scrivano una lettera a tutti gli utenti sulle condizioni di trasparenza del servizio“. Il verde Maurizio Baruffi chiede che anche Aem riferisca in commissione: “è bene fare la massima chiarezza possibile, anche perché tra poco ci saranno le nomine al cda di A2A e la vicenda potrebbe pesare“. Basilio Rizzo, Lista Fo, ricorda l`interrogazione presentata a settembre: “Risposero che, nonostante le indagini in corso, erano sereni. Personalmente non avevo dubbi sulle irregolarità. è grave per tutti i milanesi ed è una brutta figura per l`amministrazione“. L`assessore alle Infrastrutture Bruno Simini respinge la richiesta di presentarsi in commissione: “Chiedano ad Aem, la vicenda dipende da loro. E ho fiducia che sapranno dare spiegazioni adeguate“. Attendista anche Giacomo Beretta di Forza Italia: “Prima di una commissione ad hoc aspetterei la posizione di Aem. L`ipotesi, se vera, è inquietante. Ma non penso che ci possa essere stato dolo“. Scettico anche il leghista Matteo Salvini: “Anch`io, da utente, se ho pagato in più chiederò un risarcimento. Ma fatico a credere, da consigliere ed estimatore dell`azienda, a un errore di Aem. E finché ci sono indagini in corso è inutile che riferiscano in aula“.
Pagina VI – Milano Lo scandalo gas arriva in Comune il Pd: assessore e Aem chiariscano I consumatori: “Class action per 150mila utenti truffati“ Sandro Miano (Movimento consumatori): “La soluzione? Sconto del 25% per un anno“ Simini: “Palazzo Marino non c`entra, chiedete ad A2A“ MASSIMO PISA Associazioni dei consumatori pronte alla class action, centrosinistra all`attacco con richiesta di convocazione d`urgenza della Commissione bilancio, privatizzazioni e aziende partecipate. Lo scandalo bollette gonfiate, all`indomani dell`inchiesta pubblicata da Repubblica, minaccia di avere ripercussioni a cascata in sede politica e giudiziaria. Con almeno quattro associazioni pronte ad agitare lo spettro dell`azione collettiva. Per Adoc è possibile prevedere una richiesta di rimborso di 1500 euro per utente. “Siamo pronti a costituirci parte civile – commenta il presidente Carlo Pileri – nei prossimi giorni predisporremo i moduli sul sito“. Anche Codici si propone: “La class action è possibile – spiegano dal Centro per i Diritti del cittadino – le aziende distributrici hanno lucrato miliardi di euro a spese dei consumatori“. Il Codacons “dichiara guerra alle società del gas coinvolte nell`indagine“ e invita gli utenti interessati alla class action a contattarli all`indirizzo di posta codacons. Milanolibero. it. Pronti pure al Movimento Consumatori, che riceve adesioni all`indirizzo infoassoconsumatorimilano. it. “A Milano i potenziali ricorrenti – spiega il presidente Sandro Miano – sono 150mila. Tanti? Per Parmalat hanno chiesto il risarcimento in 400mila. Credo che una soluzione sarebbe uno sconto del 25% sul gas per il prossimo anno a chi è stato danneggiato, o una transazione erga omnes per gli ultimi dieci anni“. Infine l`Adiconsum chiede una “verifica della taratura di tutti i contatori del gas installati prima del 1998, il rimborso degli importi indebitamente addebitati ed eventuali sanzioni amministrative alle società coinvolte“. Fronte compatto e opposizione a Palazzo Marino in subbuglio. “Se le notizie apparse sulla stampa corrispondessero al vero – considera Aldo Ugliano del Pd – si incrinerebbe un rapporto di fiducia tra utenti ed aziende erogatrici, e in tempi come questi ciò non contribuisce alla credibilità delle istituzioni. Sarebbe opportuno che la competente commissione consiliare fosse riunita con urgenza, alla presenza dell`assessore Simini, per far conoscere gli orientamenti dell`amministrazione comunale“. Rincara la dose il capogruppo Marilena Adamo: “Urge una presa di posizione di Simini e Zuccoli. Se il fatto è vero, è gravissimo. Scrivano una lettera a tutti gli utenti sulle condizioni di trasparenza del servizio“. Il verde Maurizio Baruffi chiede che anche Aem riferisca in commissione: “è bene fare la massima chiarezza possibile, anche perché tra poco ci saranno le nomine al cda di A2A e la vicenda potrebbe pesare“. Basilio Rizzo, Lista Fo, ricorda l`interrogazione presentata a settembre: “Risposero che, nonostante le indagini in corso, erano sereni. Personalmente non avevo dubbi sulle irregolarità. è grave per tutti i milanesi ed è una brutta figura per l`amministrazione“. L`assessore alle Infrastrutture Bruno Simini respinge la richiesta di presentarsi in commissione: “Chiedano ad Aem, la vicenda dipende da loro. E ho fiducia che sapranno dare spiegazioni adeguate“. Attendista anche Giacomo Beretta di Forza Italia: “Prima di una commissione ad hoc aspetterei la posizione di Aem. L`ipotesi, se vera, è inquietante. Ma non penso che ci possa essere stato dolo“. Scettico anche il leghista Matteo Salvini: “Anch`io, da utente, se ho pagato in più chiederò un risarcimento. Ma fatico a credere, da consigliere ed estimatore dell`azienda, a un errore di Aem. E finché ci sono indagini in corso è inutile che riferiscano in aula“.

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