23 Maggio 2009

Lo chef Marchesi: “Cucina promossa” Rienzi (Codacons): “Non è la priorità”

  Promozione piena. La cucina supertecnologica dell’ ospedale dell’Angelo conquista uno dei più grandi chef del nostro Paese Gualtiero Marchesi. Il quasi ottantenne fondatore della «Nuova cucina italiana» non ha dubbi. «Dal lato organizzativo l’impressione è stata ottima – ha commentato – Se poi c’è bisogno di una consulenza, io sono qui». Marchesi – ospite ieri del convegno nazionale «Mangiar sano, mangiar bene in ospedale» organizzato dall’Asl 12 in collaborazione con l’Accademia italiana di cucina – rivela le ricette per una proposta culinaria d’eccellenza: semplicità, bellezza, bontà. Sono questi, secondo il grande chef, i segreti del successo. Invece «mi trovo spesso a confrontarmi con tanti giovani che si mettono a fare i creativi senza conoscere la materia». Per quanto riguarda il cibo degli ospedali, un suggerimento: «Ci deve essere più colore, anche l’occhio vuole la sua parte». Al convegno interviene anche il sottosegretario alla salute Francesca Martini che critica la presenza dei distributori automatici all’interno degli ospedali. «Troppo spesso ci sono distributori di snack che vanificano gli sforzi dei dietisti – sentenzia Martini – Un’alimentazione corretta è uno straordinario fattore di salute. La malnutrizione influenza il decorso della malattia, aumenta i tempi delle cure e dei ricoveri ospedalieri e inevitabilmente i costi del servizio sanitario nazionale. Ecco perché la ristorazione in ospedale deve essere insieme un momento di cura e di educazione». Da questo punto di vista «non tutte le realtà ospedaliere italiane sono al livello dell’ospedale dell’Angelo. In ogni caso mettere la qualità dei servizi al cittadino al primo posto è ormai un imperativo, ricordando che oggi il 43-44 per cento della popolazione italiana è sovrappeso e che un terzo dei bambini e degli adolescenti è obeso». L’assessore regionale Elena Donazzan, non presente all’iniziativa, sottolinea comunque «l’attenzione rivolta dalla Regione nei confronti del controllo alimentare». Per Lucia Guidarelli, del Dipartimento Sanità Pubblica, «sono necessari interventi di miglioramento della qualità nella ristorazione scolastica, ospedaliera e assistenziale. La lotta all’obesità e alle malattie croniche passa anche attraverso la ristorazione collettiva».  «Trovarsi davanti a un bel piatto fa sicuramente piacere, ma quando si è ricoverati in un ospedale pubblico le priorità sono ben altre» afferma il presidente del Codacons Carlo Rienzi. «Prima di pensare a piatti colorati e pietanze prelibate – ammonisce Rienzi – si dovrebbe pensare a migliorare il servizio, rendere i nosocomi confortevoli ed efficienti, incrementare il personale, ridurre le liste d’attesa e risolvere i tantissimi problemi che caratterizzano la sanità italiana e che fanno del cibo l’ultimo problema dei pazienti».

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