L`Istat ha rivisto al rialzo l`inflazione
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fonte:
- Il Resto del Carlino
ROMA ? L`Istat ha rivisto al rialzo il dato preliminare dell`inflazione di agosto: con un aumento mensile dei prezzi dello 0,2% il carovita del mese scorso è al 2,4% contro il 2,3% stimato. L`Istat spiega che la leggera rettifica sul dato provvisorio dipende sostanzialmente da un gioco di arrotondamenti sui decimali. L`inflazione di agosto (2,2% in giugno e luglio), è tornata al livello più elevato da marzo (2,5%). Il 2,4% resta sempre al di sopra dal 2% fissato dai parametri della Bce.
Subito sono ripartite le polemiche. Il ministro delle Attività produttive, Antonio Marzano, non è preoccupato: il dato «mi spinge a dire che è sotto controllo». «Non penso che un tendenziale al 2,4% sia un dato preoccupante in un paese che ricorda un`inflazione a due cifre».
Dopo le polemiche sulla rilevazione dei prezzi, l`Intesa dei Consumatori nota come ora anche l`Istat si sia «accorta che l`aumento era dello 0,2%», «a dimostrazione che avevamo ragione noi, nel denunciare aumenti e arrotondamenti dei prezzi non rilevati o scarsamente rappresentati». Ma i dati corretti «sono ancora sottovalutati».
Per il Centro studi di Confcommercio, «la maggior preoccupazione non è tanto l`aumento di qualche decimale», «quanto il quadro di un`economia che, in tutti i suoi comparti», «sta davvero girando da troppo tempo in tondo senza riuscire a dare alcun significativo segnale di ripresa».
«Che ci fosse un`inflazione più sostenuta era fuor di dubbio»: così il presidente di Confesercenti, Marco Venturi. «Sicuramente arriveremo al 2,5% a fine anno».
Nessun allarme ma bisogna «dare il massimo di credibilità all`inflazione programmata», è il commento dello Chief economist di Confindustria, Giampaolo Galli.
Invece anche Confindustria «si deve rendere conto che deve affrontare il rinnovo dei contratti con un incremento salariale adeguato», ha detto Pierpaolo Baretta, segretario confederale Cisl.
Secondo Guglielmo Epifani, che venerdì sarà eletto segretario Cgil, «non c`è più una politica dei redditi».
Di «consuntivo disastroso» per il governo, parlano gli ex ministri Vincenzo Visco (Ds) ed Enrico Letta (Margherita). Per Visco «si conferma una situazione molto spiacevole, noi cresciamo come la Germania o meno ma abbiamo un`inflazione più che doppia».
Ed è Genova la città dove fare la spesa costa di più secondo una rilevazione del «Sole 24 ore», su un paniere di 30 prodotti acquistati la scorsa settimana nei supermercati di 12 città italiane. Il conto più salato nel capoluogo ligure, 112,64 euro, 17 in più rispetto a Potenza, dove per gli stessi prodotti si è speso meno (95,75).
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