L`Intesa prepara l`incontro
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fonte:
- Miaeconomia.it
Doveva essere un preludio all`incontro del 3 febbraio con la Confindustria delle assicurazioni (Ania).
La conferenza stampa con l`Intesa dei consumatori, voluta dalle stesse per fare chiarezza sulla questione dei rimborsi Rc Auto, ha lasciato in sospeso proprio questo aspetto: l`incontro è stato chiesto, ma non si sa ancora per certo se si terrà.
Nel qual caso, se cioè l`Ania non interverrà all`incontro in programma per il prossimo 3 febbraio, l`Intesa dei consumatori, oltre ad andare avanti con la valanga di ricorsi per il rimborso dell`Rc auto, metterà in campo una serie di iniziative: dal boicottaggio delle compagnie coinvolte alle manifestazioni di piazza.
La conferenza stampa ha visto come protagonisti i principali attori sulla scena in questo momento.
Stiamo parlando delle migliaia di richieste di rimborso dei premi versati tra il `95 e il 2000.
Il 20% dei quali potrebbe essere rimborsato dagli assicurati dopo la sentenza del giudice di pace, dichiarato competente a giudicare sulle relative cause.
All`incontro erano presenti i `numeri uno` di Adoc, Adusbef, Codacons e Federconsumatori.
Assente l`Adiconsum.
Per risolvere il problema l`appuntamento del 3 febbraio è indispensabile.Perché tutti i presenti, si sono detti completamente disponibili al dialogo.
Purché si faccia chiarezza una volta per tutte ha detto il segretario dell`Adusbef, Elio Lannutti.
Sostenuto con forza da Rosario Trafiletti -presidente della Federconsumatori- , che ha ribadito come la situazione sia arrivata oramai alle sue estreme conseguenze.
Se riforma deve esserci, è necessario che sia una riforma che rinsaldi il sistema e lo rinnovi strutturalmente.
Un coro di consensi sulla necessità di riformare da dentro il settore.
Più morbido, Trefiletti ha affermato: `se partirà il confronto sarà possibile pensare a una tregua nella valanga di richieste di rimborso`, che vede già 2 milioni di moduli scaricati dal Web e 244mila richieste in via di definizione.
Se si giungerà all`accordo su una delle proposte presentate al tavolo, i cittadini non perderanno comunque il diritto a chiedere il rimborso.
Tra le proposte è ancora da valutare attentamente quella di uno sconto sulle polizze future per chi non abbia cambiato compagnia, e poi: interventi sulle classi di bonus malus, fino a sconti sulla franchigia nell`ordine del 20%.
Ma in questo caso, ha precisato Trefiletti `non sarebbe più conveniente andare in tribunale, anche per i tempi.
L`accordo, invece, risolve`.
Ma tutto va affrontato con cautela.
È inutile e impossibile pensare di formulare proposte prima di avviare le trattative.
Lannutti ricorda poi che molte richieste potrebbero essere inoltrate anche verso le compagnie `graziate` dal Consiglio di Stato: le sentenze del giudice di pace stanno già avendo autorità di precedente.
`La sentenza Antitrust non da` scampo`, conclude il numero uno dell`Adusbef.
Ma se la concorrenza funzionasse la questione non si porrebbe.
Una concorrenza non solo tra compagnie, ma che investe la sfera dei prodotti: datevi da fare compagnie, incitano i consumatori.
Proprio loro riacquisterebbero fiducia se gli sforzi delle compagnie si traducessero in nuove opportunità.
Vale a dire: offerte competitive in modo da stimolare il mercato nel settore.
Una soluzione può essere quella, suggeriscono le associazioni presenti, di aprire il mercato alle compagnie straniere, `soprattutto americane e inglesi e intervenire anche sul prodotto, creando polizze assicurative innovative`.
E poi si è aperto il fronte sindacale, alla presenza di Roberto Treu della Fisac-Cgil.La CGIL ha sollevato il problema degli esuberi e del rischio insolvenza di molte aziende assicurative.
L`Intesa si è dimostrata aperta ad affrontare la questione.
Il diritto degli utenti non esclude quello dei lavoratori, e viceversa.
Carlo Pileri dell`Adoc, ha ribadito la necessità di un confronto con i sindacati e l`urgenza di una riforma complessiva di tutto il settore.
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