L’inflazione biellese ha sfiorato il valore record del 4 per cento
- fonte:
- Il Biellese
Ad ottobre è proseguita la corsa al rialzo del carovita, sia a livello locale che nazionale.A Biella, con un aumento tendenziale dell’inflazione del 3,8 per cento, in netta crescita rispetto al più 3,2 per cento di settembre, si è sfiorata la soglia del 4 per cento che rappresenta un record assoluto da quasi un decennio. A livello nazionale, come spesso avviene, il dato è risultato più contenuto, anche se, comunque si è passati dal più 2,5 per cento di settembre al più 3 per cento di ottobre.A guidare i rialzi sono state soprattutto le bollette di energia e gas, che hanno condotto i costi per l’abitazione a un rialzo dell’8,77 per cento rispetto al più 7,5 per cento di settembre; la spesa al supermercato che aumenta nonostante nel carrello ci siano sempre gli stessi prodotti, con l’indice dei prodotti alimentari cresciuto dello 0,8 per cento rispetto al più 0,3 per cento di settembre.E poi c’è famiglie. Secondo i calcoli del Codacons, l’associazione dei consumatori, il conto sarà piuttosto salato: 922 euro in più all’anno per acquistare gli stessi beni o servizi. Una situazione complicata, perché l’impennata dell’inflazione non corrisponde a un aumento dei consumi, che farebbe del bene all’economia, ma dipende soprattutto dal rincaro delle materie prime, che pur essendo un effetto congiunturale della ripresa dopo il lockdown, resta comunque preoccupante. Tra le altre voci che fanno registrare rincari significativi c’è anche quello della voce del paniere che riguarda i costi dell’istruzione (da meno 3,1 a più 4,6 per cento), ma in questo caso in buona parte l’aumento è dovuto a fattori stagionali, coincidenti con la riapertura delle scuole. In crescita anche i prezzi del settore alberghiero e della ricettività, che passando dal più 1,7 per cento di settembre al più 2,1 per cento di ottobre, registrano un rincaro tra i più significativi di questa rilevazione. Poco significativo è invece l’aumento che riguarda l’arredamento per la casa, da 1,8 a 1,9 per cento, mentre le spese per la saluto restano su valori molto elevati, anche se il rincaro tra settembre e ottobre cala dal più 11,5 a l più 11,4 per cento.Sul fronte dei ribassi si segnala un calo dei prezzi dell’abbigliamento e delle calzature, che passano da più 1 a più 0,5 per cento tra settembre e ottobre. Più consistente il calo dei prezzi del settore comunicazioni, da meno 2,1 a meno 3,3 per cento, ma nell’ambito di una disca ormai costante da molti anni. Infine, a ottobre restano invariati, rispetto al mese di settembre g.li indici che riguardano alcolici e tabacchi e i costi di cultura e tempo libero, quest’ultimo soprattutto per motivi stagionali e per la prolungata chiusura delle attività di spettacolo che solo da poco sono ripartite.
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