Libri scolastici, indaga l`Antitrust
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fonte:
- Il Secolo XIX
Dopo le denunce delle associazioni dei consumatori, è partita la verifica su un possibile cartello tra gli editori
21/09/2007 roma. Le denunce delle associazioni dei consumatori e dei genitori hanno invaso i suoi uffici. Così l`Antitrust ha deciso di capire come mai i prezzi dei libri scolastici siano schizzati verso l`alto, con aumenti anche superiori al 10%, mentre il ministro dell`Istruzione Fioroni ha ribadito che fisserà un tetto massimo di spesa per le scuole secondarie. Ieri l`Autorità garante della concorrenza e del mercato ha annunciato di aver aperto un`inchiesta sull`Aie, l`Associazione italiana editori, per verificare se vi siano intese restrittive del mercato tra le principali aziende del settore. Dominato da anni da alcuni gruppi editoriali che, nelle riunioni dell`Aie, potrebbero aver concordato i prezzi da tenere sul mercato. Un`intesa che l`associazione avrebbe potuto facilitare tramite i propri database, che offrono agli operatori informazioni dettagliate sui diversi tipi di testi scolastici e sul loro prezzo. Un`enorme banca dati, “che potrebbe aver agevolato il coordinamento delle politiche commerciali e distributive degli editori“, come scrive in una nota l`Antitrust. Preoccupata per il costante aumento del prezzo dei libri scolastici negli ultimi tre anni, confermato dai controlli della Guardia di Finanza in otto grandi città, tra cui Roma, Milano e Torino. Centri dove i testi per gli studenti sono rincarati mediamente del 5-6%, con punte superiori al 10%. Cifre che due giorni fa hanno spinto l`Autorità ad avviare ispezioni presso l`associazione, che ha sede a Milano, e alcune case editrici. I funzionari dell`Antitrust e il Nucleo speciale della Guardia di Finanza hanno cercato documenti e files che comprovassero l`esistenza di un cartello tra le aziende del settore. Un`iniziativa accolta con soddisfazione dal ministro dell`Istruzione, Giuseppe Fioroni: “Vigilare sulla trasparenza del mercato è anche un modo per garantire il diritto allo studio – ha sostenuto il ministro – e l`iniziativa dell`Antitrust è importante e molto utile anche per la tranquillità delle famiglie. Tanto più che, con l`obbligo di istruzione elevato sino a 16 anni di età, dal prossimo anno entrerà in vigore anche un tetto massimo di spesa per l`acquisto di libri scolastici per le scuole secondarie superiori, stabilito da una norma di legge“. Limite peraltro già fissato per le scuole medie, con buoni risultati. Ma non sufficienti per Enrico Panini, segretario della Flc-Cgil, che bacchetta Fioroni: “La decisione dell`Autorità non basta, il ministro dell`Istruzione, deve prendere iniziative economiche a favore del diritto allo studio, per alleviare i costi delle famiglie più deboli e per attivare il comodato d`uso gratuito dei libri“. Testi attorno a cui gravita un giro d`affari da 1,6 miliardi di euro all`anno, e che inducono sempre più famiglie a ricorrere al mercato dell`usato. Ma spesso il fiorire di nuove edizioni impedisce questo tipo di acquisto. “È il principale stratagemma attraverso cui vengono applicati gli aumenti“, denuncia il Codacons, che saluta con entusiasmo l`indagine dell`Autorità: “ha accolto le nostre denunce“. Sul “trucco“ delle nuove edizioni insistono anche Elio Lannutti (Adusbef) e Rosario Trefiletti (Federconsumatori): “Non deve essere più tollerato il giochetto degli editori di rendere obsoleti e inutilizzabili testi scolastici validi con il semplice cambio di copertina, di capitoli o di paragrafi“. Pietro Folena, presidente della commissione Cultura della Camera, propone che le eventuali multe agli editori vengano destinate “per acquistare libri per gli studenti disagiati e per le librerie scolastiche“. L`Aie però respinge gli addebiti. “Siamo sereni – spiega il presidente dell`associazione. Federico Motta – perché le accuse sono prive di fondamento“.
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