8 Novembre 2019

L’ex ministro in aula a difesa di Serpelloni & C.

VERONA «Da parte di quei medici, nessun tentativo di concussione nè, tantomeno, alcun fine di lucro a vantaggio personale. Ogni guadagno grazie a quel software sarebbe stato finalizzato ad attuare politiche per la lotta alla droga». Al «processo Sert» è stato il giorno delle difese. O meglio, il giorno dell’ ex ministro Carlo Giovanardi e del presidente nazionale del Codacons Carlo Rienzi, i due testimoni «vip» schierati dagli avvocati degli imputati in difesa di Giovanni Serpelloni, dirigente del Servizio anti dipendenze dell’ Usl 9, di due suoi colleghi (i dottori Oliviero Bosco e Maurizio Gomma) e degli altri tre imputati. Dalla tentata concussione (100mila euro) alla turbativa d’ asta: per l’ accusa la gara d’ appalto indetta per affidare la gestione di un software sarebbe stata «pilotata» e ieri i riflettori si sono accesi sulle deposizioni dei testi delle difese, Rienzi e Giovanardi su tutti. Parlamentare per sette legislature, tra la Dc e il centrodestra berlusconiano, e poi senatore dal 2013 al 2018, Giovanardi quand’ era sottosegretario alla presidenza del Consiglio con delega alla droga era a stretto contatto con Serpelloni, allora Capo Dipartimento Politiche Antidroga, considerato all’ epoca braccio destro dell’ ex ministro. E ieri in aula il politico si è soffermato sugli accordi internazionali di collaborazione scientifica tra l’ Italia e gli Stati Uniti per combattere le droghe. Ai tavoli internazionali, per stringere i patti sulla ricerca tra il nostro Paese e gli Usa, avevano presenziato il direttore del National Institute on Drug Abuse (Nida), Nora Volkow, l’ allora sottosegretario Giovanardi e lo stesso Serpelloni: «Lo scopo era lo svolgimento di ricerche reciprocamente vantaggiose per migliorare la diagnosi, il trattamento dell’ uso di droga e la dipendenza». Secondo Giovanardi e il numero uno del Codacons Rienzi, «l’ unico scopo di Serpelloni e dei due colleghi del Sert era migliorare la ricerca, non avrebbero mai preteso tangenti».
la. ted.

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