10 Gennaio 2002

L`Euro va, nonostante le code

L`Euro va, nonostante le code
Ancora disagi, ma la nuova moneta è regina negli acquisti

ROMA – La coda per l`euro finisce davanti al giudice di pace. Ad intentare la prima causa per «fila eccessiva» è stata una signora di Roma. Il Codacons _ che le ha fornito assistenza legale _ ha reso note le sue iniziali: T. S. Dopo aver fatto la fila per più di un`ora davanti alla filiale di via Appia Nuova della Banca di Roma, la donna è stata costretta a rinunciare per stanchezza. Ma non si è persa d`animo. Ha impugnato carta e penna. E ha chiesto un risarcimento di 2 milioni di lire per rivalersi del danno biologico causato dallo stress di un`attesa infruttuosa davanti allo sportello.

Comunque al settimo giorno di super-lavoro, la situazione torna lentamente alla normalità in banche ed uffici postali. Finora abbiamo erogato 12 miliardi di euro tra sportelli e bancomat, fa sapere l`Abi. E il ministro per le Attività Produttive Antonio Marzano rassicura sugli effetti indesiderati del changeover. «Si tratta di casi isolati» sostiene Marzano.

«Non c`è stato alcun ritocco dei prezzi, né esiste un problema di disponibilità di banconote di piccolo taglio» spiega ancora una nota del comitato Eur. Il cui segretario generale Giancarlo Del Bufalo è finito nel mirino delle associazioni dei consumatori. Codacons, Adusbef, Federconsumatori e Adoc ne chiedono le dimissioni. E rilanciano le accuse contro gli euro-aumenti di bar, latterie, discoteche, cinema e farmacie.

Code. Ieri c`è stato un piccolo miglioramento nelle code agli sportelli, ma il rientro alla normalità appare ancora lontano e la situazione resta critica. Tanto da riproporre in numerose agenzie dei maggiori istituti di credito, la stessa scena di martedì: ingressi chiusi e inviti a ripassare, magari nel pomeriggio. Così come alle Poste dove le corsie per le attese formano enormi «gimcane» e si contano decine e decine di clienti in coda.

In alcune agenzie del centro di Roma le sale di attesa hanno fatto registrare, ancora una volta, il tutto esaurito e le macchinette che distribuiscono i «numeretti» del turno, segnano 50-60, ma in alcuni casi anche 100 persone in fila. Un`emergenza che riguarda, al momento, le maggiori agenzie di credito delle grandi città. Nelle filiali più piccole le file sono infatti più contenute anche se per effettuare le operazioni è necessaria almeno mezz`ora.

E anche se le file, in generale, tendono a ridimensionarsi, non sembrano invece destinate a rientrare le polemiche e le arrabbiature dei clienti. «Non è possibile. Appena raggiungo lo sportello, se mai ci riuscirò, chiudo tutto. Cambio banca. Provo con una più piccola, in periferia. Nelle filiali minori sicuramente non c`è questo inferno», afferma un giovane professionista tenendo a ricordare che «è da due giorni che trascorro parte della mia giornata, senza successo, qui».

Arrotondamenti. Arrivano le prime sanzioni contro gli euro-furbi. A Milano i vigili urbani hanno multato 11 commercianti accusati di aver ritoccato i prezzi al rialzo. Intanto i prefetti decidono la convocazione dei comitati provinciali euro per esaminare la questione. Si comincia a Roma il 14 gennaio.

Unione europea. Il changeover è stato un successo. E sarà ultimato in largo anticipo. Lo annuncia il presidente della Commissione di Bruxelles Romano Prodi. «Entro questa settimana le transazioni in euro raggiungeranno il 90 per cento dei pagamenti in contanti» ha dichiarato Prodi. Che ha rassicurato: «Non ci sono segnali di rincari generalizzati che possano avere un impatto significativo sull`inflazione». Inoltre l`Italia si segnala tra i paesi più virtuosi per aver arrotondato al ribasso le tariffe dei servizi pubblici.

Borsellini. A dispetto della poca simpatia di cui godono tra gli italiani, i centesimi di euro sono diventati la fortuna di alcune categorie di industriali e commercianti, come i produttori di borsellini e quelli di cassettiere porta-soldi. Le prime stime di Federpelletterie, si commentano da sole: un incremento del 70 per cento delle vendite nel solo mese di dicembre e quasi tutto relativo alla piccola pelletteria.

Referendum. Primavera o autunno 2003. In una di queste date gli svedesi potrebbero essere chiamati alle urne per decidere l`adesione al sistema monetario europeo. Lo ha annunciato il premier Goran Persson. Secondo cui «l`Euro potrebbe entrare in circolazione dal primo gennaio 2006».

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