2 Luglio 2002

L?euro ha conquistato l?Italia

La divisa Ue piace all?87% degli italiani, ma i consumatori proclamano lo sciopero contro i rincari

L?euro ha conquistato l?Italia


Europei euroentusiasti: a sei mesi dall?introduzione della moneta unica, a 3 europei su 4 la moneta unica piace, ed i più entusiasti si dichiarano i francesi, gli spagnoli ed i belgi. Ma anche gli italiani non sono da meno, rispetto allo scorso inverno, infatti, il gradimento è salito all?87%, l?8% in più. Il successo dell?euro supera anche i i confini di Eurolandia come dimostrano i dati relativi alla Gran Bretagna, dove gli euroscettici sono in calo. La nuova divisa è entrata a far parte delle abitudini dei cittadini di Eurolandia più facilmente del previsto, grazie al buon lavoro delle Autorità che hanno organizzato il changeover. E mentre ieri l?euro ha perso terreno contro il dollaro scambiando sul finale a 0,9878 (gli acquisti sul biglietto verde sono stati incoraggiati dai dati migliori del previsto sull?attività manifatturiera Usa), le organizzazioni Adoc, Adusbef, Codacons e Federconsumatori hanno chiesto ai propri iscritti e a tutti i cittadini di aderire allo sciopero dei consumatori indetto per il 5 luglio. La protesta prevede l?astensione da ogni tipo di acquisto. L?azione è stata indetta dall?intesa fra le organizzazioni dei consumatori «per protestare contro il caro-euro, gli arrotondamenti selvaggi e gli aumenti di prezzi che hanno seguito l?introduzione della nuova moneta e che stanno svuotando le tasche dei consumatori». Rialzi o no, le abitudini di acquisto in Eurolandia sono mutate con l?euro: i tedeschi spendono infatti meno con la moneta unica, a fronte degli italiani più spendaccioni. Però in Italia, continua la ricerca, il 22% della popolazione ritiene che il changeover sia stato mal organizzato, contro il 12% della media Ue. Il volume del commercio al dettaglio in Eurolandia comunque di mantiene a livelli discreti: è salito dello 0,1% ad aprile, in rapporto allo stesso mese dell?anno precedente. Lo ha reso noto ieri Eurostat, precisando che per l?Italia vi è stato un aumento dell?1,3%. Di contro, rispetto a marzo di quest?anno, i dati Eurostat indicano una diminuzione dello 0,6% per l?eurozona e dello 0,1% per l?Italia. Un segnale non certo incoraggiante, pur se giustificato dalle attuali difficoltà congiunturali.

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