23 Dicembre 2013

Legge di stabilità e «Salva -Roma» arriva la fiducia ma è bagarre

Legge di stabilità e «Salva -Roma» arriva la fiducia ma è bagarre

ROMA II Giornata di superaffollamento legislativo oggi in Parlamento: mentre la Camera sarà infatti impegnata sul decreto cosiddetto «Salva -Roma» con la fiducia per superare l’ ostruzionismo di Lega e M5S, l’ aula del Senato darà l’ ok finale, sempre con fiducia, alla Legge di Stabilità. Il voto di fiducia alla Camera – con una deroga al regolamento che prevede 24 ore dalla richiesta di fiducia del governo al voto – avverrà alle 14,30 invece che alle 18. Il 27 dicembre ci sarà, invece, il voto finale sul provvedimento: alle ore 12 si voteranno gli ordini del giorno e, in base a un «patto tra gentiluomini», il voto finale sul provvedimento sarebbe stato previsto in giornata. gliere tanto che è già annunciato un ulteriore decreto di fine anno il 27 dicembre. Non è però ancora noto se si tratterà di un «semplice» milleproroghe o se ci saranno i nuovi (molti) interventi già annunciati che lo farebbero un decreto omnibus. C’ è ancora da intervenire, ad esempio, sulla revisione delle aliquote Tasi per i comuni e da mettere nero sui bianco l’ aumento (da 500 milioni ad 1,3 miliardi) del fondo per le detrazioni in favore delle famiglie annunciato dal ministro per gli affari regionali, Graziano Delrio. Ma fonti di governo non escludono che per chiudere una volta per tutte la «partita casa» si possa arrivare anche ad un decreto ad hoc in gennaio. Mentre sarebbe in preparazione anche un decreto «Casa 2» (non conterrebbe la questione Tasi) al quale sta lavorando il ministro per le infrastrutture Maurizio Lupi (ci sarebbe tra l’ altro un nuovo calo della cedolare secca). incombono come quella dell’ ulteriore proroga del blocco degli sfratti, del rinvio per il pagamento dei tributi in Sardegna (il ministro dell’ Economia, Fabrizio Saccomanni ha annunciato che su questo ci sarà un decreto di fine anno appunto), oppure quella della proroga dello stop agli incroci proprietari tra stampa e tv che -come annunciato dal ministro per i Rapporti con il Parlamento, Dario Franceschini – «viaggerà» all’ interno del milleproroghe (l’ anno scorso era dentro la legge di Stabilità). E quindi il milleproroghe da «light» potrebbe diventare «heavy». al momento quello più urgente mentre arriva anche dal Papa l’ invito «a tutti in questi giorni di Natale, persone, entità sociali, autorità, a fare tutto il possibile perchè ogni famiglia possa avere una casa». Nel passaggio non semplice tra l’ Imu e la nuova Iuc. Saccomanni ricorda che c’ è uno «strascico»: «nel 2013 è stata totalmente abolita la tassa sulla casa. A fine anno c’ è un piccolo onere». Non succederà più? «No assolutamente». Ma il problema è ora dal 2014: Confedilizia an nuncia «azioni forti» se dovesse esserci un rincaro. Il Codacons sottolinea: «col nuovo anno arriveràuna raffica di sfratti a danno di anziani, disabili, e malati». Si attende così una proroga dello stop agli sfratti. Ma al momento della norma non c’ è traccia. Almeno per ora. quello del Salva -Roma: la commissione Bilancio di Montecitorio cancella nella notte le contestatissime norme sui tagli per i Comuni «no -slot» e lo stop alla possibilità di recesso dagli affitti per i palazzi istituzionali. Ma la Lega denuncia che nella legge di stabilità c’ è una norma che «neutralizzerebbe» la modifica. E M5S aggiunge: o si cancella o siamo pronti all’ ostruzionismo. Il governo pone la fiducia. Un nuovo fronte si apre sempre sulle slot. Interviene il Tesoro: la norma sulle concessioni (ancora nel testo) ha «l’ obiettivo di evitare conseguenze negative, tra cui il rischio di infiltrazioni della criminalità». «freddo» con le parti sociali. La segretaria della Cgil, Susanna Camusso torna all’ attacco: la Legge di Stabilità «è in continuità con quelle del periodo precedente, non sceglie di cambiare il passo». Replica stizzito Saccomanni: «non c’ è stato un problema di coraggio ma di risorse. Usciamo da una lunga recessione ma abbiamo voluto dare un segnale: per la prima volta si riducono le tasse sulle imprese e il lavoro».

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