Lega Consumatori «Per i bondisti Carife meglio l’ arbitrato»
- fonte:
- La Nuova Ferrara
rimborsi automatici a rischio se sono già state pagate rate il leghista fabbri: al lavoro sul fondo regionale di assistenza
«Non richiedete il rimborso automatico, meglio puntare all’ arbitrato». Così si sentiranno dire molti obbligazionisti Carife che nei prossimi giorni si rivolgeranno a Lega Consumatori, per valutare concretamente le possibilità di ottenere l’ 80% di quanto perduto attraverso la domanda al Fondo di solidarietà prevista dalla legge di fresca approvazione. Il problema sta proprio nel conteggio di questa quota rimborsabile, con problemi interpretativi che fanno la differenza tra un’ uscita tutto sommato soddisfacente da questa vicenda e il restare con un pugno di mosche in mano. «Per noi non ci sono in realtà grandi dubbi, il testo della legge parla chiaramente del valore nominale d’ acquisto dei bond come base sulla quale calcolare l’ 80% – ha spiegato Enrico Scarazzati, presidente provinciale dell’ associazione – Quindi è vero che chi negli anni scorsi ha ottenuto dalla banca la restituzione, da contratto, di quattro delle cinque rate di capitale, oltre agli interessi, rischia di essere annoverato tra coloro che già ricevuto il ristoro previsto dalla legge. A loro consiglieremo di ricorrere appunto al futuro arbitrato, dove si potrà chiedere anche il 100%». La questione è spinosa e riguarda solo i bondisti ferraresi, gli unici ad aver acquistato nel 2006 e nel 2007 ed aver quindi beneficiato del rientro delle rate di capitale possibile dopo in quinto dei dieci anni di vita delle obbligazioni. Per questo motivo il sindaco Tiziano Tagliani, le associazioni degli azzerati e il parlamentari ferraresi avevano chiesto di specificare che la base di calcolo era «l’ importo effettivamente azzerato»; invece nel testo è rimasto «il corrispettivo pagato per l’ acquisto degli strumenti finanziari», anche se la senatrice Maria Teresa Bertuzzi (Pd) aveva ottenuto assicurazioni dal ministero dell’ Economia che «l’ 80% viene calcolato sui titoli detenuti alla data di risoluzione, quindi sulla cifra azzerata». Anche Federconsumatori ha aderito a questa interpretazione, mentre Codacons e ora anche Lega Consumatori si sono dichiarate di parere opposto. Se hanno ragione questi ultimi, solo chi si è visto azzerare le ultime due rate ha speranze di ottenere indietro la maggior parte di quanto perduto. Sempre Lega Consumatori ha calcolato che sono «tra la metà e i due terzi» degli oltre 4.100 bondisti junior Carife, i risparmiatori che rientrano nei parametri previsti dalla legge. Resta qualche margine d’ incertezza sulle sottoscrizioni cointestate («si dovrebbero raddoppiare i limiti ma ancora non è certo») e su come si calcola il patrimonio mobiliare. «In ogni caso non siamo qui per speculare su chi ha perso decine di migliaia di euro – ha insistito Antonio Frascerra, il vicepresidente – quindi terremo le vie giudiziarie come ultima possibilità, puntando ad assistere i 600 risparmiatori Carife tesserati in pochi mesi con la sola quota di tesseramento, 50 euro. Si possono già rivolgere ai nostri centri di assistenza di corso Isonzo e via Ariosto, in città, e all’ urp di Bondeno e Goro». Considerato che «la maggior parte dei tesserati» è azionista Carife, Scarazzati promette che «non ci fermeremo, vogliamo tutelare anche loro». I sindaci Pd, Tagliani compreso, «sembrano rassegnati – ha commentato Alan Fabbri, capogruppo regionale Lega Nord – In Regione mi sto invece muovendo per estendere il fondo di assistenza legale ai bondisti, ora di 200mila euro, definendone il regolamento. E mi fa piacere che Marcella Zappaterra (Pd) abbia chiesto di partecipare. Non capisco invece il teatrino tra Bratti, Franceschini e gli amministratori: pensano già alla poltrona di sindaco, ma lascino fuori Carife». Stefano Ciervo ©RIPRODUZIONE RISERVATA.
stefano ciervo
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