Le zecche, le moto, ora Calderoli Febbre da querela per Codacons
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fonte:
- Il Giornale
Il senatore indagato dopo l’ esposto dell’ associazione. Che punta a difendere i consumatori, ma che adesso pretende pure di mettere mano alla politica Paolo Bracalini Roma «Alzi la mano chi non ha ancora subito una querela del Codacons, senza fondamento alcuno. D’ altronde bisogna pur campare…» attaccarono quelli di Altroconsumo, in una controquerela all’ associazione di consumatori capitanata dall’ inossidabile Carlo Rienzi. Il leghista Calderoli non può alzare la mano perchè anche lui è stato raggiunto da una delle innumerevoli denunce del Codacons, per la frase sull’ orango e la ministra Kyenge. Il Tribunale di Bergamo, come da prassi, ha aperto un fascicolo in seguito all’ esposto Codacons, per cui Calderoli risulta ufficialmente indagato per diffamazione aggravata. Scuse telefoniche e mazzo di fiori pervenuti alla Kyenge, «un passo importante » compiuto da Calderoli, riconosce la ministra,ma l’ offesa «va oltre la mia persona, diventa una ferita all’ Italia», e dopo la denuncia Codacons anche un’ indagine per il leghista (peggio è andata alla consigliera leghista di Padova, Dolores Valandro, che su Facebook scrisse della Kyenge «mai nessuno che la stupri»: condanna a 13 mesi di reclusione, 3 anni di interdizione dai pubblici uffici e 13mila euro di multa). Calderoli è tranquillo: «Io indagato? È un atto dovuto». Il Codacons rivendica il merito e chiede al Collegio dei Questori del Senato di sospendere il leghista, in un crescendo alla Rienzi, l’ avvocato salernitano fondatore del Codacons. Che viaggia su una media di esposti settimanali da ingolfare le procure nazionali. Il mese scorso ha denunciato alla Procura di Roma, per interruzione di pubblico servizio e attentato alla sicurezza dei trasporti, i motociclistiche con le Harley hanno invaso Roma per il raduno annuale, sei giorni fa il Codacons ha denunciato alla Procura di Roma il governo italiano per istigazione al suicidio per le vittime del gioco d’ azzardo.Al Tribunale di Milano è arrivata invece la denuncia Codacons «allo scopo di verificare se negli ultimi rincari della benzina si possano configurare fattispecie penalmente rilevanti, come la truffa agli automobilisti», un altro esposto riguarda le zecche su un volo Ryanair, mentre i magistrati di Siena si sono dovuti occupare dell’ esposto del Codacons perchè un cavallo del Palio era deceduto durante le prove (reato di «sevizie o strazio per gli animali»). Alla Procura di Napoli il Codacons ha invece denunciato gli eccessivi rincari nelle località del Golfo di Napoli, mentre dopo il lancio del paracadutista dal Duomo di Milano l’ altra settimana il Codacons ha presentato il suo esposto alla Procura meneghina «perchè siamo stufi di queste bravate». Nel 2007 Rienzi si superò: dopo una bestemmia in un fuorionda di Sanremo, il suo Codacons presentò un altro esposto. Stavolta al Tribunale delle anime presso il Sacro concistoro vaticano, con invito al cardinale Ruini di «pronunciarsi sull’ accaduto». L’ iperattivismo del Codacons rispecchia quello del suo fondatore, l’ avvocato Rienzi. Che una volta, dopo aver denunciato ministeri, Sisal, vigili, baristi (ne fece condannare uno per aver convertito un cappuccino da 1500 lire a 90 centesimi), e essersi fatto rimborsare 5 lire di resto di una pomata con una denuncia alla Gdf,all’ Ordine dei farmacisti e al Comune di Roma, arrivò ad autodenciarsi – all’ ordine degli avvocati – , «per far pagare ai miei clienti meno della tariffa minima». Ultimamente, oltre a Calderoli, è impegnato sul fronte Rai. Con una diffida (alla Procura, alla Corte dei conti e all’ Agcom)del mese scorso denuncia la discriminazione del Codacons nei programmi Rai, dopo le denunce sugli sprechi Rai. Con una aggiunta insopportabile per Rienzi il denunciatutti: i nemici di Altroconsumo, che pure hanno proposto una class action contro la Rai, curano una rubrica a Rainews24! OFFESA Il ministro Cécile Kyenge NEL MIRINO Roberto Calderoli, vicepresidente del Senato, dopo aver definito il ministro per l’ Integrazione Cécile Kyenge «un orango» è finito al centro di un esposto del Codacons, dopo il quale il Tribunale di Bergamo ha aperto un fascicolo.
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