8 Gennaio 2020

Le vittime del crac della Popolare Bari: vogliamo i rimborsi

 

DAL NOSTRO INVIATO bari Il luogo è sempre lo stesso: la Fiera del Levante, laddove si è tenuta l’ ultima assemblea con Marco Jacobini presidente e l’ ultima uscita pubblica dell’ ex ad Vincenzo De Bustis lo scorso 10 dicembre. Ieri, però, nel centro congressi della Fiera di Bari i protagonisti sono stati gli azionisti e gli obbligazionisti della Banca Popolare di Bari, commissariata dal 13 dicembre 2019. Circa 400 investitori, in una sala gremita, convocati dal Siti, il Sindacato italiano per la tutela dell’ investimento e del risparmio. Il cui segretario nazionale, Domenico Bacci, ha accolto gli obbligazionisti con una buona notizia: «Il 30 dicembre scorso la banca ha fatto fronte, alla scadenza, al pagamento delle cedole agli obbligazionisti». Detto questo, Bacci ha però fin da subito precisato che «il salvataggio al quale il governo sta lavorando servirà a salvaguardare la continuità aziendale della banca, a salvare i correntisti, però gli azionisti saranno quelli che alla fine pagheranno il conto». Un invito, quindi, ad affidarsi al sindacato per la tutela di quanto investito. In particolare, il Siti ha invitato gli investitori a firmare la petizione perché anche agli investitori della Popolare di Bari sia garantito l’ accesso al Fir, il Fondo indennizzo risparmiatori con una dotazione di 1,5 miliardi istituito con la legge 145/2018 per i casi di Popolare Vicenza, Veneto Banca, Banca Marche, Banca Etruria, Cariferrara e Carichieti. «Il governo – ha spiegato Bacci – dovrebbe estendere il Fir, rifinanziandolo, anche agli investitori della Popolare di Bari che abbiano sopportato e subito le cosidette violazioni massive del Testo unico della Finanza». L’ assemblea si è animata quando i risparmiatori hanno preso la parola, successivamente alla richiesta di Bacci di una quota associativa una tantum (da 103 a 258 euro) per i servizi offerti dal sindacato con l’ obiettivo di un risarcimento del danno. «Dove eravate – ha sbottato Saverio D’ Addario, che ha investito, tra azioni e obbligazioni, 50 mila euro nella Popolare Bari – in questi anni, a Milano? Lo so che non è colpa vostra, ma siamo stanchi di rimetterci soldi». «Rimane la necessità di agire per il risarcimento del danno – è stata la replica di Bacci – perché chi non agisce rimane escluso da qualunque possibilità di ottenere il risarcimento». Anche il Codacons ha organizzato per sabato prossimo un’ assemblea pubblica per «chiamare a raccolta i risparmiatori». Oggi, intanto, inizia l’ esame per la conversione del decreto legge per il salvataggio della Popolare Bari: alle 14 è prevista l’ audizione alla Commissione Finanze della Camera dei commissari straordinari della Banca, Antonio Blandini ed Enrico Ajello, preceduta da quella con i rappresentanti di Cgil, Cisl, Uil e Ugl.
michelangelo borrillo

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