Le ultime polemiche sugli Sms con il no del Tribunale
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- Brescia Oggi
Urne aperte dopo i “veleni“ Appesi al quorum i referendum sulla procreazione che hanno spaccato i partiti   Referendum, parola alle urne. Oggi e domani circa 50 milioni di cittadini sono chiamati ad esprimersi sul referendum parzialmente abrogativo delle legge 40 sulla procreazione assistita. E dopo settimane di polemiche, spesso velenose, tra gli schieramenti del “sì“, del “no“ e dell`astensione, trasversali a tutti i partiti, la battaglia è tutta sul raggiungimento del quorum. Ieri l`ultimo scontro si è consumato in un`aula giudiziaria: il tribunale civile di Roma ha rigettato il ricorso presentato dal Codacons, e da altre organizzazioni, per obbligare il Viminale ad inviare sms ai cittadini per informarli sul referendum. Il giudice non ha quindi costretto il governo, per carenza di legittimazione e per non violare la privacy, a inviare messaggini sui cellulari degli italiani, come invece successe alle elezioni europee del 2004. Gli ultimi appelli. Il fronte del “sì“ è mobilitato per compiere l`ultimo sforzo e convincere più della metà degli elettori a recarsi alle urne per abrogare gli articoli messi in discussione. Gli astensionisti puntano invece a far fallire la consultazione. Ieri i vescovi hanno rinnovato l`invito a non votare, tramite l`Osservatore Romano. Mentre il premier Silvio Berlusconi si è ritirato nella sua villa in Costa Smeralda
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