4 Giugno 2013

Le sigarette elettroniche saranno vietate nei luoghi pubblici

Le sigarette elettroniche saranno vietate nei luoghi pubblici

Da vietare nelle scuole così come nel resto dei luoghi pubblici: è questo il parere emesso dal Consiglio Superiore della Sanità nei confronti delle sigarette elettroniche , parere che è stato inviato al ministero della Salute perché vengano prese le opportune decisioni. COME IN FRANCIA – Il parere, si legge da fonti di agenzia, sarebbe stato ispirato “alla migliore evidenza scientifica, alla protezione delle fasce deboli (minori e donne in gravidanza) e alle azioni del governo francese”. Quest’ ultimo punto fa riferimento alle recenti dichiarazioni del ministro della Salute francese, Marisol Touraine , che ha annunciato di voler vietare la sigaretta elettronica in tutti i luoghi pubblici e ai minori di 15 anni. Nel caso italiano, il parere appena emesso dal Consiglio Superiore di Sanità non ha parere vincolante e spetterà al ministro Lorenzin prendere una decisione in merito. Il ministro, ricorda il Corsera , aveva chiesto il parere del CSS ritenendo la questione una “materia molto complicata”. PERICOLI PER LA SALUTE? – In Francia, spiega La Repubblica, il divieto è scattato sulla scia della pubblicazione di uno studio condotto da Bertrand Dautzenberg , docente di Pneumologia dell’ Università Pierre et Marie Curie di Parigi, che ha sottolineato l’ importanza di creare un sistema la vendita autorizzata delle e-cig e messo in guardia da possibili pericoli per la salute non ancora conosciuti connessi all’ uso della sigaretta elettronica. Dubbi che sono sorti anche in Italia. Scrive ancora La Repubblica : Secondo il Codacons non sono ancora chiari gli effetti delle e-cig sull’ organismo. Per questo ha inviato una diffida al ministero della Salute e a quello dello Sviluppo economico, chiedendo di analizzare i liquidi che alimentano le e-cigarettes “al fine di eliminare ogni rischio di diffusione di sostanze tossiche e/o nocive per la salute umana e per l’ ambiente”. LEGGI ANCHE: Sigaretta elettronica: chi la usa NECESSARIA UNA NORMATIVA – Anche Silvio Garattini, direttore dell’ Istituto di Ricerche farmacologiche Mario Negri, aveva espresso la propria soddisfazione per la linea adottata Oltralpe: per lo scienziato è necessario appurare che non ci siano rischi per la salute e istituire una normativa. Scrive ancora il Corriere della Sera: Garattini si dice “assolutamente d’ accordo” con il divieto annunciato dal ministro francese della Salute, “perché non ci sono dati controllati con test scientifici adeguati che permettano di stabilire se la sigaretta elettronica sia in grado, in quale misura e per quanto tempo, di disintossicare dall’ abuso del tabacco. Ci vuole una regolamentazione più rigida anche in Italia – insiste Garattini -, perché non si sa con certezza quanta nicotina viene aspirata con la sigaretta elettronica. E poi ci sono modelli che rilasciano nicotina e altri che impiegano sostanze chimiche che producono la sensazione di aspirare vaniglia, fragola o cioccolata e non ci sono studi che attestino la sicurezza di questi composti, e gli eventuali danni a lungo termine. Ed è allarmante che molti giovani inizino a fumare proprio con le sigarette elettroniche, come se fosse un accessorio di tendenza, rischiando di diventare dipendenti dal tabacco senza aver di fatto mai fumato una sigaretta vera”. (Photocredit: LaPresse)

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