Neve, disagi e proteste. Rita Cavalieri di Lapam-Licom commenta: «sono moltissime le strade che non hanno avuto la fortuna di essere liberate dal manto bianco. Un gelo previsto, preventivato e da mettere in conto, che invece è stato ancora una volta colpevolmente sottovalutato. Non si tratta di dare delle colpe, ma delle responsabilità sì. In sostanza non si è fatto quello che si doveva per mettere nelle condizioni di lavorare con tranquillità. Luigi Tollari, segretario generale Uil: «Tutte le previsioni del tempo avevano indicato l’ arrivo della neve in città. Nel caso di Modena le previsioni erano state così precise da indicare l’ ora di inizio e la quantità prevista. Nonostante questo la situazione della viabilità è risultata presto disastrosa. Non vi sono stati sufficienti indizi per chi sovrintende a mettere in atto un programma di emergenza tale da mettere in sicurezza le strade, chiudere le scuole, indicare percorsi sicuri. Non è la prima volta che l’ amministrazione comunale commette questi errori: bravi a richiedere balzelli di ogni genere, ma quando si tratta di restituire ai cittadini i servizi sono sempre di manica molto stretta. I mezzi sono usciti nel pomeriggio di martedì per spargere sale su una neve già ferma sul battistrada; i primi spazzaneve sono stati segnalati in tarda serata di martedì e a partire da mercoledì mattina. Ecco perché sarebbe stato utile emanare un’ ordinanza sulle scuole, in tempo utile per determinare una situazione di maggiore tranquillità nel traffico ed evitare il consueto afflusso di studenti pendolari e non». Il Codacons: «Chi paga i ritardi, le ore di lavoro perse, i disagi e i danni alle auto per incidenti causati da una neve perfettamente eliminabile per tempo?». Leoni, consigliere Pdl: «I fiocchi di neve sembrano aver colto di sorpresa chi doveva evitare i disagi». 
 

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