13 Giugno 2007

Le priorità

Le priorità

Palermo – Termovalorizzatori, si riparte. Dopo l’ennesimo stop ministeriale alla costruzione dei quattro impianti in Sicilia, infatti, dalla stessa Capitale, ieri è arrivato il via libera alla ripresa dei lavori per la realizzazione degli inceneritori. Non lascia spazio ad alcun dubbio, la nota emanata da Palazzo Chigi: "L’intesa raggiunta al termine della riunione prevede, al fine di agevolare il percorso di riqualificazione del territorio e del risanamento ambientale, di superare l’attuale fase di contenzioso amministrativo, riavviando il processo di costruzione dei termovalorizzatori di Bellolampo Casteltermini, Paternò e Augusta". Soddisfazione, ovviamente, esprime il governatore, Salvatore Cuffaro: "Possiamo continuare con il piano di gestione dei rifiuti e dei termovalorizzatori, incrementando anche la raccolta differenziata". In sostanza, per Cuffaro, ieri "è stata confermata la validità del Piano di gestione dei rifiuti preparato dalla Regione". Dunque, da oggi le ruspe ritornano a sbancare i relativi siti dove verranno realizzati gli impianti. E così, sembra scriversi la parola fine su una telenovela che durava ormai quasi da un anno. Addirittura, è sceso in campo lo stesso premier in persona, Romano Prodi, per dare uno svolta alla vicenda. Infatti, proprio ieri, è stato il presidente del Consiglio a presiedere la riunione a cui hanno partecipato, tra gli altri, i ministri dell’Ambiente, Alfonso Pecoraro Scanio, e della Salute, Livia Turco, oltre a Cuffaro. "Il presidente Prodi – prosegue la nota di Palazzo Chigi – ha inoltre concordato con il presidente Cuffaro che la Regione assuma l’impegno di aumentare il sistema della raccolta differenziata in modo sensibile, in un’ottica di sempre maggiore impegno nelle politiche ambientali e territoriali". E ancora, si legge nel documento della presidenza del Consiglio, "è stato concordato, al fine di impedire ogni infiltrazione della criminalità, che venga sottoscritto tra il ministero dell’Ambiente, dell’Interno e la Regione siciliana un "Protocollo per la legalità" che sarà alla base dell’azione operativa di monitoraggio e controllo sul territorio". Intanto, l’Agenzia regionale rifiuti e acque, conferma di volere raggiungere il 20% di raccolta differenziata nell’Isola entro la fine dell’anno. Adesso, invece, tenuto conto dei ritardi che hanno subìto i lavori di realizzazione dei quattro termovalorizatori a causa dei vari stop amministrativi, sarà difficile che le imprese appaltatrici rispettino la consegna degli impianti prevista per la fine del 2008. Indiscrezioni parlano di un rinvio di almeno un anno. Il che significa che i quattro inceneritori si potrebbero mettere in funzione a partire dal 2010. Staremo a vedere. Sul fronte della politica, frattanto, si scatenano le reazioni. Addirittura, il centrosinistra isolano si scaglia contro il governo Prodi. Eloquente, l’affermazione dell’esponente del Prc, Giusto Catania: "Prodi e Pecoraro Scanio si sono comportati come Ponzio Pilato?". E ancora: "Non è accettabile il comportamento del governo nazionale che deve garantire, così come previsto dalle direttive europee, che i termovalorizzatori siano solo l’ultimo atto del ciclo di raccolta dei rifiuti". Per Legambiente, invece, l’accordo raggiunto a Palazzo Chigi "è una bufala". Mentre per l’esponente dell’Unione isolana, Rita Borsellino, "l’intesa raggiunta va contro la salute dei siciliani e contro le direttive dell’Ue". C’è anche la voce del sindacato. A parlare il segretario generale della Cgil Sicilia, Italo Tripi, secondo il quale, "il governo Prodi è stato messo nel sacco"; mentre di parere opposto è il suo collega della Uil, Claudio Barone: "E’ positivo che finalmente si possa procedere alla realizzazione dei termovalorizzatori". Un fiume di parole, ieri, ha invaso le redazioni. Ci sono anche i consumatori che, attraverso Francesco Tanasi, segretario Codacons, esprimono perplessità su questo accordo. Anche dalla maggioranza siciliana si elevano voci. Come quella del coordinatore regionale di Fi, Angelino Alfano, per il quale "i ripensamenti di un governo messo alle strette dalle recenti vicende nazionali e dai risultati degli ultimi appuntamenti elettorali, sono alquanto discutibili". Da Roma, infine, sembra non mollare Pecoraro Scanio. E, attraverso il suo ufficio stampa, precisa che "il ministero dell’Ambiente non condivide il piano rifiuti della Regione siciliana e che anche nella riunione di questa mattina (ieri, ndr) il ministro Pecoraro Scanio, pur prendendo atto delle competenze della Regione autonoma siciliana, ha ribadito la necessità che vengano rispettate le normative nazionali ed europee in materia di emissioni e raccolta differenziata". Si ricomincia?

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