18 Gennaio 2017

Le Poste rimborsano i risparmiatori traditi dai fondi Irs

Le Poste rimborsano i risparmiatori traditi dai fondi Irs

Ci sono anche molti sardi tra i risparmiatori traditi dai fondi di investimento immobiliari Irs (Invest Real Security) che, a dispetto del nome, di sicurezza non ne hanno garantito granché. Ora Poste italiane vuole andare incontro ai 25mila clienti titolari degli oltre 14mila depositi titoli dei fondi, collocati in tutta Italia nel 2003, e ha lanciato una proposta di rimborso alle associazioni dei consumatori. L’ obiettivo dichiarato è permettere a ciascun risparmiatore di recuperare l’ intero capitale netto investito al tempo della sottoscrizione. Ma c’ è a chi l’ iniziativa non piace, soprattutto per le modalità di rimborso definite dalla società. È il Codacons a partire all’ attacco, con l’ accusa di disparità di trattamento da parte di Poste italiane verso i clienti sotto gli ottant’ anni. L’ INVESTIMENTO Facendo un passo indietro, nel 2003 la società propose ai suoi clienti il fondo Irs, un investimento rischioso e complesso, in particolare per i clienti tipo che si rivolgono agli uffici postali per la gestione del proprio denaro, «spesso senza essere adeguatamente informati circa i rischi di tale tipologia di investimento», sostiene il Codacons. L’ andamento del fondo è stato legato al mercato immobiliare che dal 2010 in poi ha registrato un’ irreversibile flessione. Risultato: nei tredici anni di vita, il fondo ha avuto un rendimento complessivo negativo pari a -7,8%. E chi ha investito 2.500 euro ne ha ripresi solo 1.048, perdendone dunque 1.452 (il 58%), oltre la metà. I RIMBORSI Ora Poste italiane corre ai ripari e per «rafforzare il legame di fiducia con i risparmiatori, sceglie di attivare una tutela per tutti i clienti che hanno investito nel Fondo Irs, con lo scopo di recuperare la differenza tra quanto investito originariamente (2.500 euro a quota), compresi i proventi e i rimborsi anticipati, e quanto sarà da loro incassato con il “Valore Intermedio di Liquidazione” del Fondo». LE POLIZZE La società guidata oggi da Francesco Caio ha deciso che a chi, al 31 dicembre 2016, ha compiuto 80 anni, sarà riconosciuta la differenza sotto forma di accredito in conto corrente. A bocca quasi asciutta, per il momento, i clienti più giovani, ai quali sarà proposta la sottoscrizione di una polizza Vita Ramo I, appositamente ideata e senza alcuna spesa, in cui versare le somme liquidate dal fondo. Alla polizza, la cui durata è di 5 anni, Poste aggiunge un contributo integrativo per il recupero di tutto il capitale originariamente investito. Ed è questo il tasto dolente secondo l’ associazione dei consumatori. «Tutti i risparmiatori», sottolinea in una nota il presidente Carlo Rienzi «devono essere rimborsati subito del capitale investito, allo stesso modo e senza alcuna distinzione, considerato che il danno è il medesimo per tutti». Marzia Piga.

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