2 Marzo 2001

Le compagnie: inevitabili gli aumenti della Rc auto

ROMA – Le compagnie d?assicurazione, accusate di preparare per la Rc auto aumenti assolutamente ingiustificati, si difendono attaccando. Dicono «basta alla demagogia», si impegnano a contenere i rialzi delle tariffe «anche al di sotto di quanto non sarebbe tecnicamente necessario» e rilanciano il piano in quattro punti per abbattere i costi delle polizze. Per la Rc auto – rileva l’Ania in una nota – «erano e sono necessari interventi che contengano i costi degli incidenti stradali». Ma il blocco delle tariffe che scade a fine marzo non ha risolto i problemi. E, al ministro dell’Industria, Enrico Letta, che non accetta eventuali rincari oltre l’inflazione, gli assicuratori fanno notare che «le compagnie per poter pagare i danneggiati non possono non adeguare le tariffe alla dinamica dei costi degli incidenti, costi che aumentano anno per anno molto più dell’inflazione». La strada scelta – afferma l?Ania – è quella della polizza su misura: «I prezzi della Rc auto saranno molto differenziati fra compagnia e compagnia e molto diversi per ogni assicurato in funzione della residenza e del suo singolo profilo di rischio». Inoltre vengono definite «superficiali, strumentali e demagogiche», le cifre sui rincari: «Negli ultimi cinque anni, dal ’95 alla data del blocco, l’incremento reale della spesa della collettività per l’assicurazione Rc auto è stata del 35,4% e i risarcimenti per gli incidenti sono aumentati del 57,4%».
Intanto, però, le compagnie finiscono nel mirino della magistratura e della Guardia di Finanza. Le Procure di Roma e Rieti vogliono verificare se le società di assicurazione, già punite dall?Antitrust con una multa da 700 miliardi per violazione della concorrenza, abbiano commesso vere e proprie frodi ai danni degli utenti. La Finanza ha già ascoltato il presidente del Codacons, Carlo Rienzi, che aveva presentato una denuncia per truffa aggravata.

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