9 Settembre 2012

Le classi? Poco pulite Suona la campanella ed è allarme pidocchi

Le classi? Poco pulite Suona la campanella ed è allarme pidocchi

Secondo gli esperti quest’ anno ci sarà un’ impennata di casi: colpito il 30% in più dei ragazzi, specie in asili ed elementari Serena Coppetti Conto alla rovescia per il rientro a scuola. Oggi, il milione e mezzo di studenti lombardi pronti a rimettersi lo zaino in spalla da mercoledì, festeggiano l’ ultima domenica di vacanza. C’ è solo un paio di giorni per rivedere i compiti, sistemare gli astucci e le cartelle, preparare i grembiuli. Poi la sveglia ricomincerà a suonare ogni mattina. Quest’ anno per la Lombardia col grosso punto interrogativo del concorso dei dirigenti scolastici, sospeso dal Consiglio di Stato. In attesa di capire come sarà fronteggiata la situazione, al momento oltre 500 scuole sono senza un loro preside. Ma pare che la maggior parte delle 1227 strutture continuino a ospitare puntuali più degli studenti, i pidocchi. Quei parassiti che secondo il dermatologo milanese Fabio Rinaldi, presidente IHRF (International Hair Research Foundation) e docente presso la Sorbona di Parigi, quest’ anno salteranno di testa in testa andando a colpire un ragazzo su tre in più rispetto agli anni passati. «Pidocchi e zecche sono un fatto ricorrente, un problema che si ripresenta puntuale ogni anno nelle aule, così come la cosiddetta “ferita di scuola”, l’ impetigine», spiega Rinaldi. Secondo lui la prevenzione non passa soltanto attraverso la pulizia personale, ma anche e soprattutto «attraverso una maggior cura ed igienizzazione degli ambienti scolastici. E- accusa – in questo senso, i tagli decisi dal governo purtroppo non aiutano ». Infatti, secondo la Fondazione IHRF con i tagli ai budget scolastici ed ai sistemi di controllo igienici, gli episodi di zecche e pidocchi quest’ anno rischiano di aumentare anche del 30 per cento. Un problema, questo, che a differenza dei presidi non è solo milanese. Mal comune che però non è per nulla «mezzo gaudio». La causa? Per la Fondazione la riduzione drastica del numero dei collaboratori scolastici e del personale ausiliario, incluso quello addetto alla pulizia, che ha lasciato a casa oltre la metà degli ex-dipendenti provocando il conseguente affidamento dei servizi di pulizia ad imprese esterne. Non solo. «Anche i mancati interventi sulle strutture già fatiscenti di numerosi istituiti costringono spesso i dirigenti scolastici a sforare oltremisura il numero di bambini per aula », spiegano dalla Fondazione. Secondo gli ultimi dati del Codacons, sono state tagliate 895 classi a fronte di un incremento degli studenti pari a 7.065 unità causando un sovraffollamento che, osserva ancora Rinaldi, «accresce notevolmente anche le probabilità di contagio e la diffusione di malattie esantematiche, dermatiti e patologie che possono colpire il cuoio capelluto». I bambini secondo Rinaldi sono naturalmente un bersaglio facile per batteri e virus. «Sarebbe auspicabile che, almeno negli istituti scolastici, si prendessero adeguate contromisure, anche in termini di risorse umane e di prevenzione, magari anche con consulti di dermatologici, specialisti e pediatri». La «pediculosi», una parassitosi molto comune provocata dai pidocchi, registra un picco di diffusione proprio in questo periodo dell’ anno, e colpisce soprattutto i bambini di età compresa tra i 3 e gli 11 anni diffondendosi specialmente all’ asilo e alle scuole elementari. CONTO ALLA ROVESCIA Mercoledì un milione e mezzo di studenti torna dietro ai banchi PARASSITI Secondo gli esperti per colpa dei tagli sarà garantita minore pulizia nelle classi e quindi i pidocchi, incubo delle mamme, saranno più numerosi e molesti.
 
 

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