27 Aprile 2021

Le città in giallo ripartono ma al “rallentatore”

 Dopo sei mesi di chiusure ripresa arallentatore nellItalia colorata di giallo.Nel lunedì che ha visto le prime riaperture di locali pubblici e di attività comecinema e teatri, ma anche scuole superiori in presenza con una maggiore percentuale, molte città, complice forse anche i timori sulla capienza dei mezzipubblici, sono tornate a spostarsi in auto, con qualche coda in più sulle strade.Il sistema dei trasporti di Roma e Milanosembra aver funzionato. Sul frontescuola 7,6 milioni gli alunni presenti inaula, l89,5% del totale. Sebbene il dl Covid preveda in zona gialla che la didattica in presenza debba essere tra il 70 e il100 per cento degli studenti, sono moltigli istituti che hanno deciso di mantenere la didattica in presenza solo al 50%,con qualche delusione per gli studenti.«Manca solo un mese di scuola, non cicambia nulla – dicono gli studenti delquarto anno di un istituto romano – inclasse siamo tanti e mantenere le distanze è impossibile. Spero che a settembresia tutto diverso».Da ieri anche cinema e teatri hannopotuto riaprire dopo 6 mesi di chiusura.A guardare il centro di Roma la riapertura non c’è stata, molte sale sono ancora sbarrate. A Milano, invece, quasi 80persone si sono messe in coda con la speranza di trovare posto ieri mattina alle5.30 davanti al cinema Beltrade, la prima sala italiana a riprendere le proiezioni. Sul fronte della ristorazione, il Codacons ha lanciato un ricorso collettivo alTar del Lazio in favore dei ristoratori italiani e delle imprese del settore del wedding, «categorie ingiustamente penalizzate dallultimo Decreto del Governosulle riaperture». Le ultime disposizioni,scrivono i consumatori in una nota. «sono incostituzionali nella parte in cui discriminano determinati esercizi limitandone orari e modalità di apertura alpubblico»

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