Le città in giallo ripartono ma al “rallentatore”
- fonte:
- Metro
Dopo sei mesi di chiusure ripresa arallentatore nell’Italia colorata di giallo.Nel lunedì che ha visto le prime riaper–ture di locali pubblici e di attività comecinema e teatri, ma anche scuole supe–riori in presenza con una maggiore per–centuale, molte città, complice forse an–che i timori sulla capienza dei mezzipubblici, sono tornate a spostarsi in au–to, con qualche coda in più sulle strade.Il sistema dei trasporti di Roma e Milanosembra aver funzionato. Sul frontescuola 7,6 milioni gli alunni presenti inaula, l’89,5% del totale. Sebbene il dl Co–vid preveda in zona gialla che la didat–tica in presenza debba essere tra il 70 e il100 per cento degli studenti, sono moltigli istituti che hanno deciso di mante–nere la didattica in presenza solo al 50%,con qualche delusione per gli studenti.«Manca solo un mese di scuola, non cicambia nulla – dicono gli studenti delquarto anno di un istituto romano – inclasse siamo tanti e mantenere le distan–ze è impossibile. Spero che a settembresia tutto diverso».Da ieri anche cinema e teatri hannopotuto riaprire dopo 6 mesi di chiusura.A guardare il centro di Roma la riaper–tura non c’è stata, molte sale sono an–cora sbarrate. A Milano, invece, quasi 80persone si sono messe in coda con la spe–ranza di trovare posto ieri mattina alle5.30 davanti al cinema Beltrade, la pri–ma sala italiana a riprendere le proiezio–ni. Sul fronte della ristorazione, il Coda–cons ha lanciato un ricorso collettivo alTar del Lazio in favore dei ristoratori ita–liani e delle imprese del settore del wed–ding, «categorie ingiustamente penaliz–zate dall’ultimo Decreto del Governosulle riaperture». Le ultime disposizioni,scrivono i consumatori in una nota. «so–no incostituzionali nella parte in cui di–scriminano determinati esercizi limi–tandone orari e modalità di apertura alpubblico»
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