26 Marzo 2015

Le associazioni dei consumatori preparano i ricorsi

Le associazioni dei consumatori preparano i ricorsi

L e associazioni dei consumatoriAdusbef e Federconsumatori stanno valutando se impugnare davanti alla Consulta il decreto sulle banche popolari, perché «privo dei requisiti costituzionali di necessità ed urgenza, ed in contrasto con gli articoli 3, 47 e 77 della Costituzione». Secondo le due associazioni la riforma è stata fatta «sotto diretta dettatura della Banca d’ Italia anche con la finalità non dichiarata di rendere contendibili banche radicate sul territorio, in modo da far mettere le mani sul risparmio sociale delle banche a carattere mutualistico dalle Black Rock o dagli investitori cinesi di turno». Insomma «il presidente del Consiglio Renzi, ha fatto approvare un decreto errato, per privare i territori di risorse fondamentali ». Anche il Codacons ha fatto sapere di stare studiando possibili azioni legali, sulla base del fatto che «la trasformazione delle popolari in Spa rischia di cambiare radicalmente la gestione di tali istituti e di consentire scalate da parte di operatori stranieri, con conseguenti possibili modifiche sul piano delle condizioni praticate all’ utenza ma anche dell’ occupazione, se si pensa ad esempio agli esuberi. Per questo motivo servono garanzie in favore di correntisti, risparmiatori e lavoratori, affinché la riforma delle banche non si traduca in un danno per tali categorie». Adusbef e Federconsumatori hanno invece apprezzato la norma sulla portabilità del conto corrente, contenuta nello stesso decreto. Sul punto le due associazioni «auspicano che la portabilità dei conti scatti entro giugno, e che il ministro dell’ Economia, molto tollerante verso i comportamenti scorretti degli Istituti di credito, emani i decreti attuativi sulle sanzioni entro i 3 mesi previsti, senza rinviarlo come di solito, alle calende greche».

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