26 Settembre 2013

«Le associazioni dei consumatori non si finanziano con soldi pubblici»

«Le associazioni dei consumatori non si finanziano con soldi pubblici»

Sulle fonti di sostentamento delle associazioni dei consumatori si rincorrono molte teorie ma una sola è quella corretta. Lo tengono a ribadire Adiconsum, Codacons, Federconsumatori e Movimento difesa del cittadino dell’ Umbria: «Non esiste un finanziamento pubblico per tali soggetti (iscritti all’ albo regionale e al Consiglio nazionale consumatori e utenti) che non ricevono alcun euro dalla fiscalità generale». Si tratta, piuttosto, di un autofinanziamento. Tra le entrate delle associazioni figurano, infatti, le quote d’ iscrizione, necessarie per usufruire della consulenza e dell’ assistenza degli esperti. Altri fondi sono raccolti tramite il 5 per mille, una forma di contribuzione volontaria, la stessa della quale usufruiscono, ad esempio, associazioni culturali o di volontariato. Un’ altra fonte di finanziamento è legata alle risorse derivanti dagli incassi delle multe dell’ Antitrust. Fondi solo veicolati dal ministero del Tesoro, tramite il Cncu, e che le associazioni sono vincolate a utilizzare in progetti utili ai cittadini-consumatori. «Possiamo anche proporre progetti alle fondazioni bancarie ed essere finanziati da esse; ma in nessun caso si tratta di soldi sottratti da bilanci dello Stato o di enti pubblici». © RIPRODUZIONE RISERVATA.

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