Le associazioni contro il Comune: «Automobilisti usati per fare cassa»
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- Quotidiano di Puglia
Multe a raffica per il photored e associazioni di categoria tuonano contro il Comune: «Cittadini vessati e sistemi attivati solo per fare cassa. Intervenga il prefetto». Nei primi 30 giorni su 5571 verbali notificati, ben 4.838 sono quelli elevati per errata canalizzazione. «Numeri impietosi», secondo lo Sportello dei Diritti che per primo aveva denunciato presunte irregolarità sulla violazione del cambio di corsia «il cui accertamento non è previsto dal contratto di appalto e che perciò non può dare giuridica certezza della correttezza degli accertamenti a causa del vulnus originario alla base delle rilevazioni». presidente Giovanni D’Agata va giù duro: «Una “strage” da noi anticipata avendo ricevuto decine e decine di segnalazioni di utenti della strada pronti a fare ricorso e che in questi giorni si accingono a inondare il prefetto per il tramite del protocollo del Comune di Lecce. Un duro colpo alle tasche di cittadini, quasi tutti leccesi, spesso rei di un modesto superamento delle linee di canalizzazione come visionato da alcuni fotogrammi. Una vergogna da parte dell’amministrazione e il cui primo cittadino ci ha sorpreso nel non aver preso posizione rispetto al nostro appello, mentre gli stessi accertamenti continuano ad essere effettuati in una situazione giuridica oggettivamente “non chiara” e che avrebbe meritato almeno una pausa di riflessione». Già qualche settimana fa, il responsabile dello Sportello seguire l’esempio del Comune di Genova dove, per casi analoghi, gli amministratori avevano annullato migliaia di verbali in corso di notifica. «Ciò anche perché, al di là della possibilità di ricorso, ove fosse rilevata l’illegittimità di tali infrazioni spiega D’Agata – si potrebbe profilare un notevole danno erariale per le casse comunali per i verbali notificati e il cui servizio di “postarizzazione” si paga a caro prezzo. Ora chiediamo un intervento del prefetto». Non finisce qui. Interviene anche il Codacons Lecce. «I dati confermano che l’installazione dei photored non ha nulla a che vedere con la sicurezza stradale, ma sono solo una trappola per chi è al volante – dichiara il responsabile Christian Marchello – i numeri dimostrano in maniera scientifica che le telecamere sono state accese unicamente per fare cassa. I cittadini continuano a essere considerati dall’amministrazione come dei bancomat». Il “cambio di corsia” e cioè la violazione del combinato disposto degli articoli 41 e 146 comma 2 del Codice della strada, comporta una sanzione di 42 euro e la decurtazione di 2 punti dalla patente di guida. «Costringere i cittadini a fare ricorso – aggiunge Marchello – non risolve la questione. Chi ci va a perdere sono i leccesi, costretti a pagare multe e magari a spendere denari per eventuali ricorsi”
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