7 Settembre 2021

L’avvocato del lavoro: “Non difendo i no vax, prevale il bene comune”

Da  nord  sud  in  tutta  la  penisola  si  moltiplicano  le  cause  dei  no  vax  pronti  dare  battaglia  contro  l’obbligatorietà  del  Green  pass.  Pochi  giorni  fa  anche  la  Terza  sezione  bis  del  Tar  del  Lazio  ha  respinto  l’istanza  presentata  da  Anief  contro  provvedimenti  del  ministero  dell’Istruzione  che  disciplinano  il  possesso  del  certificato  verde.  La  protesta  però  continua  sia  nelle  piazze  che  nelle  aule  di  giustizia  ieri  il  Codacons  ha  lanciato  in  regione  un  ricorso  collettivo  per  lavoratori  «che  vogliono  contestare  un’incostituzionale  uso  del  Green  pass»,  si  legge  nella  nota.  Il  tema  divide  la  società  tra  chi  sollecita  una  presa  di  coscienza  collettiva  negazionisti.  Per  il  presidente  della  Repubblica  Sergio  Mattarella  la  vaccinazione  resta  «un  dovere  civico  morale».  Parole  condivise  da  molte  toghe  trentine.  Diversi  avvocati  giuslavoristi  hanno  infatti  deciso  di  non  difendere  chi  si  oppone  alle  norme  su  vaccinazione  green  pass.  «In  questo  tema  dal  mio  punto  di  vista  il  bene  comune  prevale  sul  bene  singolo»,  riflette  l’avvocato  Stefano  Giampietro,  storico  legale  vicino  ai  lavoratori.  «Per  mia  scelta  di  coscienza,  malgrado  numerosissime  richieste  giuntemi  in  questo  senso,  questa  volta  ho  deciso  di  non  rappresentare  quei  lavoratori  che  rifiutano  per  principio  senza  motivazioni  concrete  il  vaccino.  Molti  altri  colleghi  hanno  scelto  la  stessa  direzione  io  sono  vaccinato  lo  è  tutta  la  mia  famiglia  la  grandissima  parte  delle  persone  che  mi  stanno  vicine,  ritengo  sia  importante  vaccinarsi  per  tentare  di  tutelare  la  propria  salute  quella  degli  altri».  Secondo  l’avvocato  Giampietro  anche  sotto  il  profilo  giuridico  ci  sono  pochi  spazi.  «Ci  sono  ormai  decine  di  sentenze  che  hanno  rigettato  ricorsi,si  è  espressa  anche  la  Corte  di  Giustizia  Europea,  lo  scorso  aprile  ha  respinto  il  ricorso  di  alcuni  genitori  contro  la  legge  della  Repubblica  Ceca  che,  come  da  noi,  vieta  l’iscrizione  alla  scuola  d’infanzia  ai  bambini  non  vaccinati  15  giorni  fa  la  Cedu  (Corte  europea  dei  diritti  dell’uomo)  ha  respinto  il  ricorso  dei  vigili  del  fuoco  francesi  che  avevano  impugnato  l’obbligo  vaccinale  Covid  previsto  in  Francia  per  la  loro  categoria».  Dal  punto  di  vista  giuridico  umana  — osserva  Giampietro  –masuquestosiègià  espressa  chiaramente  la  Cedu.  Quindi  vi  sono  margini  legali  affinché  determinate  categorie  di  lavoratori  che  sono  contatto  con  il  pubblico,  come  insegnanti  sanitari,  siano  chiamati  all’obbligo  vaccinale».«Ci  sono  anche  regole  che  vanno  rispettate,a  tutela  del  bene  collettivo»,  continua  il  legale,  pensando  alle  sospensioni.  «Per  professionisti  della  sanità,  ad  esempio,  ci  sono  norme  specifiche  sul  mantenimento  della  propria  integrità  fisica  per  non  mettere  in  pericolo  gli  altri.  Sono  però  convinto  che  debbono  essere  valutate  fondo  concesse  alternative  all’obbligo  vaccinale  per  evitare  ogni  estrema  conseguenza  sul  rapporto  di  lavoro;  io  ad  esempio  sarei  per  la  gratuità  del  tampone  per  tutti».  Sono  diversi  anche  casi  di  chi  ha  avuto  il  Covid  (senza  saperlo  perché  asintomatico),ma  siccome  non  è  stato  certificato  non  può  sapere  se  può  deve  vaccinarsi  così  vive  in  una  sorta  di  limbo,  costretto  fare  tamponi  pagamento  ogni  duetre  giorni;  vi  è  anche  chi  è  af-fetto  da  patologie  per  le  quali  non  è  ancora  chiaro  se  può  ac-cedere  alla  certificazione  di  esenzione.  «Ci  sono  vuoti  normativi  incredibili  sui  quali  bisogna  intervenire,  la  mia  contrarietà  non  è  verso  chi  non  può  vaccinarsi  chi  ha  timore  del  vaccino  in  sé,  ma  rispetto  alle  posizioni  di  opposizione  basate  su  tesi  scientifiche  inesistenti  fanta-giurid  condividere».  Dafne  Roa

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