17 Maggio 2007

“L`Ato 4 va commissariato“

CONSUMATORI ALL`ATTACCO Codici: “L`Ato 4 va commissariato“
Nessun razionamento ad Atri e Silvi

PESCARA. Sono le associazioni dei consumatori a protestare insieme ai sindaci della Val Pescara per la chiusura dei pozzi di Bussi. L`emergenza ha interessato le città servite dall`acquedotto del Giardino, mentre nessun problema si è avvertito nei Comuni di Atri, Silvi e Francavilla. Dura l`associazione Codici, che ieri ha chiesto alla Regione “il commissariamento dell`Ato Pescarese“, suggerendo alla magistratura “di indagare per interruzione di pubblico servizio a carico del sindaco di Bussi“. Il cda dell`Ato 4 è formato da tre componenti: il presidente Giorgio D`Ambrosio (deputato Margherita e sindaco di Pianella); il vice presidente Roberto Angelucci (sindaco di Francavilla, Udc ma in odore di passare alla Margherita) e Franco Feliciani (consigliere comunale della Margherita ad Atri). La Consulta abruzzese delle associazioni dei consumatori composta da Arco, Adiconsum, Guardia Civica e Codacons, insieme all`Associazione amministratori di condominio (Anaci), hanno diffidato Aca e Comune di Bussi a perseguire comportamenti che possano creare “grave turbativa sociale“. Duro anche l`intervento di Carlo Costantini, deputato dell`Italia dei Valori, secondo il quale l`emergenza idrica è scattata non per la siccità, “ma per l`irresponsabilità della politica“. Per Costantini la chiusura dei pozzi di Bussi “è il triste epilogo di una vicenda tutta abruzzese legata all`irresistibile ascesa di un nuovo trasversale partito, poi battezzato “il Partito dell`Acqua“, capace di raccogliere migliaia di preferenze senza dire agli elettori neppure una parola, senza aprire mai bocca, semplicemente adottando un sistema che finanziava centinaia di assunzioni senza concorso, di incarichi senza evidenza pubblica e di appalti senza vere gara, attraverso l`aumento delle tariffe“.

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