4 Gennaio 2012

«Negozi aperti, prima di dire no aspettiamo di vedere come va»

«Negozi aperti, prima di dire no aspettiamo di vedere come va»

 In attesa di adeguarsi alla norma sulla liberalizzazione degli orari del commercio, Palazzo Marino stabilisce le regole di gennaio: con una determina dell’ assessorato, il Comune ha deciso di consentire ai negozianti, per venerdì 6 e altre due domeniche (l’ 8 e il 29), di tenere le saracinesche alzate dalle 7 alle 22. Un mese di deroghe «alla vecchia maniera» aspettando il tavolo con i sindacati, le decisioni della Regione, il recepimento della legge «Salva Italia», l’ incontro tra gli assessori regionali e dei grandi Comuni (probabilmente il 10 gennaio), l’ Osservatorio del commercio (l’ 11). Il tema è delicato e il clima piuttosto rovente. Il presidente di Federmoda, Renato Borghi, attacca: «Legge priva di senso. Abbiamo scritto una lettera a Roberto Formigoni, aspettiamo la sua risposta». Un’ altra lettera è stata inviata dal segretario generale della Cisl Lombardia, Gigi Petteni, al presidente della Camera di commercio e Confcommercio, Carlo Sangalli: «Le chiediamo un segnale per scendere in campo a giocare insieme una partita che possa rivedere e correggere insieme quanto di sbagliato si sta verificando». Replica dal Pirellone l’ assessore Stefano Maullu: «La Regione, che in questo campo ha già un quadro normativo all’ avanguardia con i suoi 197 distretti del commercio, è disponibile a mettere in campo ogni strumento amministrativo e politico per evitare danni al comparto». Il più duro è però l’ ex vicesindaco Riccardo De Corato: «Il Comune ponga limiti: così si agevola il commercio etnico e straniero». Attacco al kebab. Anche la Cgil è contraria alla liberalizzazione degli orari del commercio, mentre il Codacons fa sapere: «Sarebbe il colmo se il Comune e la Regione cercassero di aggirare l’ unica misura di liberalizzazione presa in questa legislatura. Vigileremo contro ordinanze illegali e, se necessario, ricorreremo al Tar per impugnare atti illegittimi». A. Sac. RIPRODUZIONE RISERVATA.

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