«Metodi spettacolari da Stato di Polizia»
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fonte:
- Il Secolo d`Italia
Sul "metodo Cortina" continuano a fronteggiarsi le due fazioni, quella dei controlli a tappeto e quella che vorrebbe usare metodi diversi per evitare di colpire l’immagine di una località turistica. «Oramai il dottor Befera si comporta come un leader politico ad alta visibilità mediatica e non come un alto funzionario dello Stato al quale è affidato un compito delicatissimo: quello dell’accertamento fiscale avendo a disposizione strumenti assai invasivi», ha detto ieri Fabrizio Cicchitto, capogruppo Pdl alla Camera. Di contro il Pd nella persona di Stefano Fassina, giudica grave questa polemica contro Equitalia. «Il governo Monti riporta l’Italia in Europa anche per la lotta all’evasione e va avanti».
Dalla Lega si invocano accertamenti anche al Sud. «Oltre che in Veneto o a Cortina, l’Agenzia delle Entrate faccia gli stessi accertamenti nel Sud Italia, che vive da decenni di solo "nero"», ha detto l’Europarlamentare veneta della Lega Nord, Mara Bizzotto. «Fermo restando che è sacrosanto e giusto combattere con ogni mezzo l’evasione fiscale, trovo che i metodi spettacolari e rumorosi usati a Cortina sono invece da Stato di polizia». Così, le polemiche sull’evasionie innescano anche la polemica nord-sud: «Questa storiella non aiuta nessuno e la logica della divisione del Paese non serve», ha risposto il sindaco di Napoli De Magistris.
Da Cortina il sindaco Andrea Franceschi ha ribadito: «Siamo compatti nella lotta all’evasione. Chiediamo di avere tutti i dati della verifica per dividere le mele marce dagli operatori onesti per
tutelare l’onorabilità dei cittadini e dei nostri turisti. Vorrei ribadire con forza che tutto il sistema Cortina condivide la lotta all’evasione fiscale, tuttavia credo sia legittimo poter esprimere le proprie perplessità sui modi».
Causa per «danno di immagine». Ecco come pensa di tutelarsi il Consorzio Cortina Turismo: «Stiamo raccogliendo la documentazione», dice il presidente Stefano Illing. «E non certo per difendere l’evasione: Cortina è stata usata e infangata nella sua immagine». Plaude invece all’operazione e ne invoca altre due il Codacons: «Befera dovrebbe avere più coraggio e non scusarsi come se avesse fatto una cosa sbagliata con la splendida operazione Cortina, e dovrebbe ammettere che la sua spettacolarità, pari a quella con cui vengono arrestati sotto le luci delle telecamere i boss della mafia, rende dieci volte di più di una silenziosa indagine sui registri del Pra». «Ora, però – continua l’associazione dei consumatori – deve fare altri due blitz. Il primo contro chi evade il canone Rai. Il secondo interno ai propri uffici, per individuare quei funzionari leggeri e superficiali che hanno causato l’invio di centinaia di migliaia di cartelle pazze a cittadini onesti». E se il metodo Cortina dovesse dilagare? «Preoccupati da un possibile effetto Cortina? No. Qui a Capri abbiamo un punto di servizio della guardia di finanza al porto, unità cinofile che controllano il porto commerciale e siamo noi a pagare da due anni gli alloggi per gli agenti che vanno ad aumentare l’organico della finanza presente sull’isola», ha dichiarato il sindaco di Capri, Ciro Lembo.
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