L’ANTITRUST RICHIAMA ROMA, MILANO E NAPOLI SUI TAXI. CODACONS: ACCOLTE NOSTRE DENUNCE
MA SERVONO SANZIONI VERSO SINDACI CHE NON AUMENTANO LICENZE. DI NOTTE FINO AL 42% DELLE CHIAMATE DEGLI UTENTI RIMANE SENZA RISPOSTA
L’Antitrust ha accolto le denunce del Codacons – associazione che da anni denuncia la carenza di taxi nelle principali città italiane – ma non basta: servono sanzioni verso i sindaci che non aumentano le licenze a fronte dell’inadeguatezza del servizio. Lo afferma l’associazione dei consumatori, che come noto da tempo ha avviato una battaglia legale sul fronte dei taxi a suon di diffide ed esposti.
Nei mesi scorsi avevamo segnalato alle autorità competenti il caos taxi che regna in Italia, con l’offerta di auto bianche decisamente insufficiente – spiega il Codacons – Basti pensare che in alcune città, nelle ore notturne, il 42% delle chiamate degli utenti che necessitano di un taxi rimane senza risposta, percentuale che scende a circa il 30% all’ora di cena nei giorni feriali. Per questo avevamo presentato una formale diffida ai sindaci di Roma, Milano, Firenze e Napoli e un esposto alle Corti dei Conti regionali, ai comandi della Guardia di finanza e all’Antitrust, che ora ha accolta la nostra denuncia.
“Tuttavia un semplice richiamo non basta – afferma il presidente Carlo Rienzi – Dopo l’approvazione definitiva del Dl Asset che contiene semplificazioni e procedure più snelle per l’aumento delle licenze taxi, riteniamo che i sindaci che non aumentano le licenze vadano sanzionati e denunciati per i possibili reati di rifiuto di atti d’ufficio e interruzione di pubblico servizio”.
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