14 Dicembre 2009

L´Alta velocità parte con un ricorso al Tar

I consumatori protestano contro gli aumenti medi del 15% delle nuove tariffe Tagliate alcune tratte dirette L´ad delle Fs, Moretti: prezzi diversi per servizi migliori
 

 

ROMA – I rincari dell´Alta velocità vanno al Tar.  Nel giorno dell´inaugurazione della rete da mille chilometri, i consumatori del Codacons chiedono al tribunale amministrativo del Lazio di sospendere gli aumenti o, in alternativa, di destinare i maggiori introiti al miglioramento delle linee pendolari. Le nuove tariffe scattate ieri, sono mediamente più care del 15% con punte del 30. I ritocchi colpiscono soprattutto la seconda classe: ad esempio, +30% per il Milano-Torino, +27% per il Napoli-Torino e +18% per il Roma-Milano. Per l´ad di Fs, Mauro Moretti, «non si tratta di aumenti, ma di nuovi prezzi per nuove tratte». Ma da ieri lo scontro si sposta anche sulla riduzione dell´offerta in alcune regioni: Trentino-Alto Adige e Marche, protestano con Trenitalia per la perdita diversi collegamenti diretti con Roma e Milano dovuta proprio alla riorganizzazione della rete per far spazio ai nuovi convogli veloci. Cuore del nuovo sistema saranno i nodi serviti dalle Frecce: Milano, Torino, Bologna, Verona, Venezia, Bologna, Firenze, Roma, Napoli, Bari. Le tratte regionali convergeranno su queste stazioni con un risparmio nei tempi di percorrenza e talvolta con una perdita in termini di comodità: in alcuni comuni verranno tagliate diverse fermate oggi servite da Intercity o Eurostar, e sostituite da convogli meno "blasonati". Il segretario generale della Fit Cisl, Giovanni Luciano, polemizza con la strada scelta da Mauro Moretti: «L´alta velocità è un´ottima opportunità per le Fs. Ma che oggi più di ieri acuisce gli squilibri sulla rete, rendendo alcune aree del Nord simili a quelle del Sud: quasi abbandonate da Trenitalia». La dorsale tirrenica. Arrivano le Freccebianche, ovvero gli Eurostarcity che sulla tratta Roma-Genova-Milano porteranno diversi cambiamenti. Il nuovo servizio, che viene attestato a Genova con prosecuzione su Milano, porterà alla velocizzazione della tratta Livorno-Roma. Ma al costo di una diminuzione dell´offerta sulle fermate intermedie di Cecina, Follonica e Campiglia. Dito puntato anche sul servizio garantito solo da Intercity sulla Genova-Torino. La dorsale adriatica. Da ieri sono previsti dei convogli Es City in più sulla dorsale Milano-Pescara-Ancona-Bari-Lecce, con tempi di percorrenza inferiori dovuti all´eliminazione di diverse fermate. Tra queste Cattolica, Riccione, Falconara, Porto San Giorgio, Vasto e San Severo. Mentre Falconara, Porto Recanati e Loreto non saranno più servite da Intercity e i viaggiatori per Milano saranno costretti ad un cambio. Nord e trasversale padana. Alcuni dei casi emblematici per il nuovo orario vengono dal Nord-Est, dove, secondo Trenitalia, i costi per tenere in piedi alcune tratte Eurostar dirette verso Roma, sono ormai superiori agli introiti. Da qui la decisione di ridurre fino ad azzerare alcuni convogli Es: Bergamo, Trento, Bolzano e Cremona perdono i collegamenti diretti verso la Città eterna. Esemplare, invece, la decisione degli Enti locali friulani che hanno preferito pagare un contributo a Trenitalia pur di mantenere il collegamento diretto Eurostar con Roma.

Previous Next
Close
Test Caption
Test Description goes like this