L’acquisto dei testi scolastici mette in ginocchio le famiglie

Con tanta incertezza tra distanziamenti, dislocamenti e test sierologici, è comunque scuola. E il ritorno allo studio è sinonimo di spesa. Così mentre la città celebra la proclamazione a Capitale del Libro, le famiglie, già gravate dalla crisi dovuta al Coronavirus, fanno i conti con le spese per libri e corredo. Adesso scontrini salati per libri di testo e materiale scolastico stanno facendo il resto. Il conto totale supera ormai cinquecento euro a studente, buona metà dei quali vanno a finire proprio in La spesa si aggira sui 500 euro a studente: aumenti del tre per cento libri.I costi più importanti come al solito saranno quelli sostenuti per le prime di medie e superiori, quando cioè si acquistano molti testi che resteranno in uso per tutto il triennio.E così con l’inizio del nuovo anno scolastico, se gli studenti si devono misurare con il cambio di abitudini dovute al rientro a scuola, i genitori debbono fare i conti con le spese collegate. Tra matite, penne, zaini e libri, ogni anno per le famiglie c’è un onere economico oggettivamente consistente, quasi in contrapposizione al diritto allo studio e alla cosiddetta sostenibilità economica dell’istruzione. Vero è che da molto tempo il problema del caro libri è al centro di un dibattito serrato che riguarda sia la politica che il mondo scolastico, che finora non ha trovato soluzione. Ma se fino a qualche anno fa si poteva fare riferimento al mercatino del libro usato, con l’epidemia in corso questa possibilità di risparmio è ve-nuta meno. Per avere libri di testo usati bisogna, dunque, rivolgersi a parenti o amici, oppure pubblicare annunci sui social. Anche se è «davvero difficile – rileva Maria Profiti – riuscire a trovare tutti i testi e le edizioni aggiornate». Al momento, quindi, non rimane che mettere mano al portafogli. In questi giorni arriva pure l’allarme del Codacons, associazione sempre molto attenta quando si tratta di valutare la ‘proporzionalità’ delle spese dei cittadini, per fruire dei servizi – in questo caso scolastici. Sul piano dei costi si può già notare che per tutto il corredo scolastico i prezzi sono in aumento del tre per cento circa.«I prezzi sono molto alti – commenta la studentessa Asia Mazzei-. I miei genitori per sopperire a queste spese devono mettere i soldi da parte già a partire da giugno». Ma se per gli allievi delle quarte e quinte superiori i costi sono alle stelle, in prima si possono toccare addirittura i mille euro di spesa tra testi, zaini, diari e quaderni. «Ci sono libri – spiega lo studente Kevin Foti – che costano un occhio della testa. Per non parlare dei dizionari, specie quando si studiano diverse lingue». Per le famiglie meno abbienti sono esborsi non indifferenti, che spesso vanno a gravare su una situazione economica non rosea. «Ho speso 400 euro per un solo figlio – esordisce Laudiana Pontoriero -, adesso devo provvedere all’acquisto di libri e corredo scolastico pure per il secondo figlio e a casa a lavorare è solo mio marito». Certo è che in questi giorni davanti alle librerie della città si vedono code di mamme e papà in attesa di entrare per acquistare i libri. «Ho due figli, uno frequenta il liceo classico e l’altra il Capialbi – osserva una madre separata con lavoro saltuario -. Le spese scolastiche sono un salasso e a non aiutare sono i continui cambi di edizione e di testi». Dunque se si considera che la crisi della pandemia ha picchiato duro gli importi delle spese scolastiche sono assolutamente proibitivi. «Ma i politici di tutto parlano in questo periodo elettorale – denuncia Rosamaria Pata – tranne che di scuola e di povertà».