27 Luglio 2011

LA ZAVORRA DEI MONOPOLI

LA ZAVORRA DEI MONOPOLI
 

PIÙ DI VENTI miliardi di euro. E’ il costo che, dall’ Antitrust alla ricerca Bocconi-Federdistribuzione, è stato calcolato per le mancate liberalizzazioni. Oltre un punto e mezzo del Pil. Dalla spesa ai carburanti, dai farmaci ai servizi bancari e assicurativi, combattere con leggi, lobby e ordini contro la concorrenza, frena la crescita del nostro Paese. E il conto sarebbe ancora più salato se comprendessimo anche la voce trasporti. Parlare di liberalizzazione dei treni nei giorni in cui i viaggiatori vivono i maxi ritardi causati dal rogo della stazione Tiburtina sembra di mettere mettere il sale sulla piaga. Ma un incidente, seppure grave come quello romano, può capitare ovunque. Ostacolare la concorrenza, invece, è un vizio tutto nostro. IN ATTESA di correre sui binari, la Ntv, la società guidata da Luca Cordero di Montezemolo che si prepara a sfidare le Ferrovie dello Stato sull’ Alta velocità con ‘ Italo’ per fine anno, ha firmato ieri il nuovo contratto per i suoi dipendenti, dove rivestono una grande importanza il merito e la produttività. Vedremo quando decollerà il servizio se le promesse saranno mantenute. Ma non c’ è dubbio che dove la concorrenza si fa largo, migliori la qualità della vita dei consumatori. Lo confermano i viaggi aerei con le compagnie low cost e Ryanair che non solo annuncia sette nuove rotte su Roma ma anche, con 25 milioni di passeggeri, il sorpasso su Alitalia. Che, per legge, mantiene di fatto il monopolio tra Linate e Fiumicino. Purtroppo, a cominciare dai treni, gli ostacoli alla libertà di concorrenza non mancano. Tanto che nonostante l’ Europa ci avesse imposto di liberalizzare le reti ferroviarie, è dovuto scendere in campo l’ Antitrust per far luce sulle denunce di Altroconsumo, Codacons e Arenaways (società fondata da un ex capostazione di Trenitalia che aveva avviato i collegamenti tra Milano e Torino) per capire se fossero stati messi paletti alla concorrenza. Non solo di Arenaways ma anche di altre compagnie come la Deutsche Bahn che con i suoi treni collega Italia e Germania. E che dire dell’ indagine, sempre dell’ Antitrust, sul ‘ cartello’ dei traghetti per la Sardegna che ha portato a rincari anche del 70%! IL PROBLEMA è che tutti auspicano le liberalizzazioni ma nei fatti vincono Guicciardini e il suo ‘ particulare’ . Dimenticando, con la difesa degli interessi di parte, che la concorrenza non si può fermare. Al massimo ritardare. Ma con un costo che pagano tutti, anche i ‘ frenatori’ .
 

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