13 Giugno 2003

La zanzara finisce in tribunale



MILANO – Tutta colpa dei milanesi, mica delle zanzare. Patofobi, niente stoici, ipersensibili alle punture d`insetti. Sull`orlo di crisi di nervi al primo ponfo, o forse all`ennesimo. Isterici metropolitani: gli unici safari che sopportano sono a bordo di land rover in via Montenapoleone. L`assessore all`ambiente Domenico Zampaglione (assonanza inquietante con zampirone) li ha fustigati i milanesi viziatelli, incuranti del diritto della zanzara a esistere. Li ha chiamati insettofobi. Come se dovessero vivere tra Corso Buenos Aires e viale Abruzzi con lo stesso spirito che in una risaia del Novarese.
E piuttosto che avviare una sana (forse poco “ecologica“ in una città soffocata dalle polveri sottili?) disinfestazione, si preferisce esercitare l`eterno esercizio della polemica. L`assessore se la prende coi milanesi che non amano farsi torturare, il Codacons con l`assessore e col Comune, e presenta un esposto per verificare cosa è successo, o non è successo, in quanto a disinfestazione.
La zanzara finisce in mano alla magistratura: che non si può esimere e acquisisce le carte che servano a chiarire chi ha sbagliato, e magari ai danni della salute dei cittadini: se i funzionari comunali, se le ditte disinfestatrici. Se i milanesi mitomani? Il fascicolo per ora è contro ignoti. Le zanzare.

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