Il 28 luglio scorso un’ infermiera del reparto di Neonatologia del Policlinico Gemelli di Roma risulta essersi ammalata di tubercolosi. Scattano i controlli. La notizia diventa di pubblico dominio il 17 agosto e il giorno successivo cominciano i test su oltre mille bambini nati al Gemelli. L’ attività di screening si conclude il 5 settembre: complessivamente sono 122 i casi di positività al test sulla tubercolosi, su 1.415 risultati pervenuti. Il Codacons avvia una class actions. Il 21 settembre la Procura della Repubblica di Roma emette sette avvisi di garanzia: le ipotesi di reato sono epidemia colposa e lesioni personali colpose. Tra gli indagati anche il medico di base della Asl a cui si rivolse l’ infermiera, che non seppe capire che la donna era malata di Tbc. Il Policlinico conferma la propria piena disponibilità a collaborare e sottolinea che non c’ è nessuna epidemia in atto. Il 29 settembre i genitori di due gemellini risultati positivi al test sulla tubercolosi chiedono un milione di euro di risarcimento.

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