30 Dicembre 2010

La vicenda arsenico che tiene in ansia in tanti comuni della Tuscia

La vicenda arsenico che tiene in ansia in tanti comuni della Tuscia viterbese sbarca in Regione dove stamani è stato convocato «il primo grande tavolo per l’ emergenza – spiega l’ assessore provinciale all’ Ambiente Paolo Equitani – nel quale, alla presenza dei rappresentanti della Protezione civile, dell’ Istituto superiore di Sanità, dell’ Arpa (agenzia protezione ambientale), si cominceranno a programmare gli interventi necessari per fronteggiare la situazione. Una situazione che stiamo seguendo con la massima attenzione ma la cui risoluzione non è collegata a specifiche competenze di natura provinciale». E proprio ieri mattina il consiglio provinciale ha affrontato l’ argomento, complice una mozione, presentata dal capogruppo dell’ Italia dei Valori, Raffaele Saladino, finalizzata a impegnare l’ istituzione di via Saffi a effettuare un’ accurata ricognizione nei vari comuni. Dopo il dibattito e non poche schermaglie verbali tra Saladino ed Equitani, la mozione è stata respinta, malgrado il tentativo di evitare il voto e varare un testo bipartisan. «Purtroppo – è stato il commento di Equitani – intorno a questa vicenda si sta originando tanta confusione e non si hanno ben chiari nemmeno gli ambiti di competenza dei vari soggetti coinvolti. La Provincia ad esempio sta svolgendo un ruolo di coordinamento con tutti i comuni in quanto componente dell’ Ato». Equitani ha peraltro ribadito che, «per risolvere il problema in tempi rapidi e non lasciare i cittadini senz’ acqua potabile, con l’ Ato stiamo studiando il sistema per installare apposite fontanelle ogni 2500 abitanti dotate di potabilizzatori». E intanto da Vitorchiano il sindaco Gemini Ciancolini manda a dire che «la mia amministrazione parteciperà, senza ombra di dubbio, alla richiesta di risarcimento come suggerisce il Codacons. Nell’ attesa, non sto con le mani in mano: ho chiesto e raccolto preventivi da aziende specializzate nel settore e ho sottoscritto una convenzione con l’ Istituto di ricerca sulle acque (Irsa) per la scelta della migliore tecnologia». Re. Vi.

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