La vendita solo con i requisiti
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fonte:
- Italia Oggi
Le sigarette elettroniche incontrano gli stessi limiti delle sigarette classiche. Restano infatti proibite all’ interno delle scuole e per le donne in gravidanza o in fase di allattamento. Le ricariche, devono inoltre avere la chiusura di sicurezza a prova di bambino, così come devono poi avere una regolamentazione chiara sull’ etichetta, per evitare il rischio di induzione al tabagismo. Questi i contenuti principali del parere, che il Consiglio superiore di sanità (Css), ha reso ieri al ministro della salute, Beatrice Lorenzin, durante l’ incontro avente ad oggetto la collocazione delle sigarette elettroniche contenenti nicotina tra i medicinali, pur in mancanza di una esplicita destinazione d’ uso. Al momento infatti, non esistono motivazioni e conoscenze sufficienti per ritenere che le sigarette elettroniche, possano essere inserite all’ interno della categoria dei medicinali per funzione. Proprio per la scarsa quantità di informazioni in materia, il Css ha consigliato di mantenere il divieto di vendita ai minori di 18 anni e l’ obbligo per i produttori, di indicare sulle etichette, sia delle sigarette, che delle ricariche, le informazioni sul dosaggio di nicotina. Proprio al fine di ricavare quante più informazioni possibili sui potenziali effetti collaterali derivanti dall’ utilizzo delle sigarette elettroniche, il ministero ha deciso di porre in essere delle iniziative informative sui potenziali pericoli legati all’ uso di questi strumenti. Infine, il Consiglio, ha dichiarato l’ intenzione voler effettuare, nel breve e nel lungo periodo, un monitoraggio sui casi di sovradosaggio da nicotina, attraverso gli interventi effettuati dalle strutture di pronto soccorso. Non del tutto soddisfatto del parere espresso dal Css, il presidente del Codacons Carlo Rienzi, secondo cui «la misura dovrebbe esser volta a proibire l’ uso delle sigarette elettroniche in tutti i luoghi pubblici e non solo nelle scuole, perché se il pericolo esiste, esiste sempre e non solo nelle scuole». © Riproduzione riservata.
?di beatrice migliorini ?
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