La Ue lancia l’allarme sulla carne irlandese contaminata
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fonte:
- Il Manifesto
Mentre l’allarme per la carne di maiale di provenienza irlandese contaminata dalla diossina diventa un «affare» mondiale (Cina e Giappone hanno bloccato le importazioni), in Italia scatta la solita prevedibile azione di «pompieraggio». Questo perché le partite contaminate già arrivate in Italia sarebbero «minime»: solo 1.467 tonnellate distribuite da settembre in 22 stabilimenti. Nel frattempo, il sottosegretario alla Salute, Francesca Martini, ha detto che in Italia sono scattati i controlli anche sulle carni bovine, un provvedimento necessario poiché le autorità irlandesi hanno disposto un sequestro cautelativo di alcuni allevamenti per cercare tracce di diossina. L’allarme lanciato dall’Efsa (Autorità europea per la sicurezza alimentare) riguarda anche Germania, Olanda, Polonia, Svezia, Belgio, Danimarca, Estonia, Francia, Gran Bretagna, Portogallo, Cipro, Russia, Singapore, Stati Uniti, Canada, Svizzera e Corea del Nord. La contaminazione sarebbe avvenuta a causa di un olio industriale finito per errore in un macchiario utilizzato per asciugare il mangime presso la Millstream Power Recycling, un’azienda della contea di Carlow. Nelle carni di maiale contaminate sono presenti livelli di diossina superiori da 80 fino a 200 volte rispetto al valore minimo consentito per legge. Secondo Silvio Borrello, direttore della sicurezza alimentare al ministero del Welfare, il rischio di contaminazione in Italia è molto modesto. Ritiri a campione di carne di maiale in tutta Italia, per ora, hanno dato esito negativo. Il leghista Luca Zaia, ministro delle Politiche agricole e alimentari, sventola il tricolore e invita a mangiare carne italiana, «è buona», in attesa che diventi legge il ddl che prevede l’etichettatura di origine su tutti i prodotti alimentari. Più prudenti al Codacons: «Chiediamo ai Nas di controllare cotechini e zamponi».
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